“54 è il nostro romanzo collettivo preferito, non solo scriverlo fu una vera gioia, la gioia del portare avanti un plot così, ma finirlo fu una cura per l’anima, eravamo in pieno post-Genova e forse all’inizio non fu capito abbastanza – spiegano gli autori, di cui a breve sarà pubblicato l’ultimo lavoro L’Armata dei Sonnambuli. Col tempo, è cresciuto sempre di più l’interesse intorno al libro e ai suoi personaggi, e forse è il momento giusto per un esperimento come questo”. Tutto comincia il 3 gennaio (1954 e 2014) con il primo tweet che apre un parallelo spaziotemporale di non-fiction storica e letteraria. La frase estrapolata dal libro che pronuncia Lucky Luciano al suo arrivo all’ippodromo di Agnano. “Ma questa non era la città d’o sole? Minchia, fa un freddo che pare di stare a New York” – è giustapposta alle previsioni meteo dello stesso giorno di sessant’anni dopo. Quando effettivamente a Napoli fa ancora freddo. Il continuum storico spazio temporale è aperto. Il viaggio può cominciare.
L’episodio seguente, in cui il potentissimo boss italoamericano è imprudentemente schiaffeggiato all’ippodromo da un incosciente, è invece accompagnato dal video della stessa scena tratta dal celebre film di Francesco Rosi in cui Lucky Luciano è interpretato da un Gian Maria Volonté in stato di grazia. E così la non fiction storica sul social network si arricchisce, relazionandosi con altri media come il cinema, la fotografia, la musica, e ovviamente con le pagine ingiallite di quotidiani dell’epoca, liberati dagli archivi e a cui è ridata nuova vita attraverso il mezzo. “Quando il live tweeting fa combaciare passato e presente in occasione di un anniversario, quest’ultimo diventa molto più di una scadenza formale, si riempie di echi e significati – continuano gli autori. Forse non tutti i social media sono adatti a entrare in risonanza con la letteratura. Dipende da come sono programmati, da quali sono i loro fini, dalla logica di fondo”. E infatti il loro non è un esperimento isolato.
Il gruppo Twitteratura da tempo cerca di promuovere sullo stesso social “Un nuovo modo di riscrivere, e quindi rileggere riappropriandosene, grandi opere della letteratura”, da Pavese a Queneau, da Pasolini a Calvino. Ora è in atto una rilettura dei Promessi Sposi in cui Renzo e Lucia hanno giustamente il loro account, come fossero ragazzi di oggi, e come lo stesso Alessandro Manzoni che nella bio avverte: “E comunque, non fosse stato per me, oggi seguire #TwSposi non avrebbe senso”. Dalla letteratura alla storia, ecco che l’account (in inglese) WW2 Tweets racconta invece i fatti della Seconda guerra mondiale, giorno per giorno dal 1942, come se stessero accadendo oggi. Lo stesso metodo utilizzato da History Channel lo scorso novembre, quando nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’omicidio di John F. Kennedy ha fatto il live tweeting degli eventi del 21 novembre 1963.
Twitter: @ellepuntopi