Resistenza & Liberazione. “Berlusconi si libera” (il Giornale, prima pagina, 11-1). Dolce Euchessina, Fave di Fuca o Activia Bifidus Actiregularis?
Paura eh? “Chi tocca la Lega deve avere paura” (Matteo Salvini segretario della lega Nord, protestando in piazza contro la sentenza del Tar che ha dichiarato illegale l’elezione illegale di Roberto Cota a governatore del Piemonte, la Repubblica, 12-1). Paura di sporcarsi.
Canne al vento. “Se vuol ballare/signor Contino/il chitarrino/ le suonerò: cosìcanta uno dei protagonisti delle Nozze di Figaro mozartiane e così sembra atteggiarsi la politica italiana nei rapporti fra le varie forze (o debolezze) che si confrontano e si scontrano in un clima di crescente tensione economica e sociale” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 12-1). Ma allora è vero che hanno legalizzato la cannabis!
Urka Urka. “Il rapporto che c’era fra Amanda e Raffaele era tenero, appena sbocciato, non aveva nulla a che vedere con quello di qualche cinquantenne annoiato in cerca di espedienti. Facevano ‘Unca Nunca’, il bacio degli esquimesi. Non ha nulla a che fare con il bunga bunga” (Giulia Bongiorno, avvocato difensore di Raffaele Sollecito, durante l’aringa al nuovo processo d’appello per l’assassinio di Meredith Kercher, 9-1). Sì, è confermato e ufficiale: la cannabis è già libera.
Chiampareataly. “Primarie inutili, la sinistra punti su Chiamparino. Siamo tutti compatti, sono a disposizione per dargli consigli da amico” (Oscar Farinetti, padrone di Eataly e renziano doc, La Stampa, 12-1). Tranqui, Farinetti: per mangiare la “sinistra” torinese non ha bisogno di consigli.
L’ora legale. “Il Cav vuole correre in Europa: ‘Pronto alla battaglia legale’” (il Giornale, 11-1). Sarebbe la prima cosa legale che fa.
Solitudini. “Rischio per i marò. Non lasciamoli soli” (Corriere della sera, prima pagina, 11-1). Giusto, chè poi magari ricominciano a sparare.
Mai più senza. “Meno tasse e più etica, il manifesto dei moderati. Quagliariello, Roccella e Sacconi firmano un volume sul domani del centrodestra, ‘cuore antico del futuro’. Prefazione di Angelino Alfano” (Corriere della sera, 9-1). Volevano firmarlo anche Formigoni e Schifani, poi alla parola “etica” hanno detto: “Grazie, un’altra volta”.
Nouvelle Cuisine. “L’Aquila, la mazzetta al vicesindaco nella scatola di grappa” (la Repubblica, 9-1). A vent’anni dalla Milano da bere, abbiamo finalmente l’Aquila da bere.
Made in Italy. “11 Settembre, arrestati 80 pompieri e poliziotti: ‘Erano falsi invalidi’. Il comandante Esposito li istruiva su come truffare la previdenza sociale e poi incassava la percentuale” (dai giornali del 9-1). Buon sangue non mente.
Gli olandesi volanti. “Dove sarà la sede della nuova società (Fiat-Chrysler, ndr)? Lo decideremo, anche in base alla scelta di Borsa, ma mi lasci dire che è una questione che ha un valore puramente simbolico, emotivo. La sede di Cnh Industrial si è spostata in Olanda, ma la produzione che era qui è rimasta qui” (Sergio Marchionne, la Repubblica, 10-1, pag. 2-3). “’Infedele dichiarazione dei redditi’: indagati Prada e il marito Bertelli. ‘Sede fiscale in Olanda’. La replica: non più, tutto in regola” (la Repubblica, 10-1, pag. 20). Non sappiano le pagine 2 e 3 quel che scrive la pagina 20.
L’Infanto d’Italia. “L’Infanta Cristina di nuovo indagata. Risponderà ai magistrati. Trema Juan Carlos” (La Stampa, 8-1). Mica è il presidente della repubblica italiana.
Attenti a quei due. “Letta: la fase due del governo partirà entro il 20 gennaio” (la Repubblica, 8-1). “Letta è ottimista: ‘Ci sono le condizioni per rilanciare’” (La Stampa, 8-1). “Letta-Renzi, vertice blindato sul contratto. L’agenda su riforme e sviluppo” (Corriere, 9-1). “Renzi tiene Letta sulla corda poi scatta l’operazione-disgelo” (La Stampa, 10-1). “Letta: ‘Cambio di passo del governo’” (la Repubblica, 10-1). “Letta non perde la calma e fissa la tabella di marcia” (La Stampa, 10-1). “Un patto di coabitazione tra Letta e Renzi” (Corriere, 11-1). “Patto tra Letta e Renzi” (la Repubblica, 11-1). “Renzi-Letta, dalla tregua spunta un ‘Enrico-bis’” (La Stampa, 11-1). “Una pace armata” (La Stampa, 11-1). “Enrico Letta non si fida di me. Quando mi chiedono cos’ha fatto il suo governo ho difficoltà a rispondere” (Matteo Renzi, Corriere della sera, 12-1). Tutto è bene quel che finisce bene. L’ultimo è pregato di spegnere la luce e chiudere la porta.
Il Fatto Quotidiano del Lunedì, 13 gennaio 2014