Politica

Crozza a Ballarò: “Altro che metodo Stamina. E’ il metodo Staminchia”

Copertina di Maurizio Crozza che, come ogni martedì, apre la nuova puntata di Ballarò (Rai Tre) con la sua esilarante disamina dei fatti della settimana. E chiede ironicamente al conduttore Giovanni Floris: “Berlusconi è stato sconfitto dalla Cassazione. La legge elettorale l’ha cambiata la Corte costituzionale. Il metodo Stamina lo verificano i giudici del lavoro. Le acciaierie che inquinano le chiudono le Procure. Sbaglio o è l’analisi è che questo Paese è governato dai giudici? Spendiamo 25 miliardi all’anno per pagare la politica e decidono tutti i giudici? Ma è folle. Questa non è una democrazia, ma una demopazzia“. E aggiunge: “Cosa è l’Italia se non un paese in attesa di giudizio? Altro che metodo Stamina. E’ il metodo Staminchia. Diciamo che la politica ormai è quel simpatico passatempo fra una sentenza e l’altra”. Il comico ligure parla del caso Cota in Piemonte e delle elezioni annullate dal Tar, cadenzandolo con la spassosa imitazione di Antonio Conte e con il suo celeberrimo refrain “agghiacciande”. E sottolinea: “E’ come quando tolgono gli scudetti alla Juve. Tra l’altro, sempre a Torino. La Lega, infatti, non ci sta e sta già organizzando un movimento No Tar. Se l’è presa coi giudici, dicendo che la sententa del Tar è un attacco alla democrazia. Fare firme false alle elezioni è l’essenza della democrazia. Già Pericle in Grecia si firmava Socrate“. E via all’imitazione di Antonio Razzi che lancia il suo monito: “Fatti li cazzi tua, fatti un kit di firme tue, firmati Garibaldi o Mazzini”. Crozza offre anche una parodia di Emanuele Filiberto, ipotizzando che in Piemonte tornino i Savoia a governare. E affronta il caso De Girolamo: “Benevento è forte, eh? Ha dato alla politica italiana Mastella e la De Girolamo. Io, per il futuro di Benevento, proporrei una politica del controllo delle nascite ispirata vagamente a Hu Jintao“. Nel finale, inevitabile menzione del premier francese Hollande e delle sue disavventure coniugali: “Dopo anni di brutte figure con l’Europa finalmente un politico che finisce nei guai per la gnocca e non è italiano