Secondo i carabinieri del Ros gli indagati sono contigui alle cosche dei Mancuso, dei Barbaro-Papalia e degli Ursino-Macrì. Operazione estesa alle province di Milano, Reggio Calabria e Catanzaro
I carabinieri del Ros e la Dda di Milano hanno smantellato un traffico di cocaina in Lombardia, gestito da persone legate alla ‘ndrangheta calabrese. I militari del Raggruppamento operativo speciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla procura distrettuale antimafia del capoluogo lombardo, nei confronti di 13 indagati per traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione è estesa alle province di Milano, Reggio Calabria e Catanzaro. Gli arresti nascono dall’indagine “Tamburo”. Un’inchiesta avviata nel marzo 2010 su una rete composta da pregiudicati calabresi che gestiva lo spaccio di droga nel milanese. Un sodalizio, secondo gli investigatori, capace di colmare il vuoto di potere provocato dall’operazione “Crimine” (conclusa nello stesso anno), che con i suoi 300 arresti inflisse un durissimo colpo alla ‘ndrangheta radicata in Lombardia (leggi). Per i carabinieri, il traffico di stupefacenti era gestito da persone contigue alle cosche dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valenza), dei Barbaro-Papalia di Platì (Reggio Calabria) e degli Ursino-Macrì di Siderno (Reggio Calabria) (leggi). I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Milano Luigi Varanelli, su richiesta del sostituto procuratore Piero Basilone della Dda del capoluogo.