Accertamenti a Palazzo Chigi per la busta "sospetta" recapitata questa mattina, rivelatasi poi un falso allarme. E sulla nuova rubrica del quotidiano del Carroccio, il governatore della Lombardia dice: "Non capisco dove sia il problema"
Seconda puntata della rubrica “Qui Cecile Kyenge” sul quotidiano La Padania. “Non capisco perché contestare il ministro sia razzismo“, ha risposto il governatore della Lombardia Roberto Maroni al ministro che questa mattina ha chiesto la solidarietà di tutti gli esponenti politici. Intanto il neo-segretario del Carroccio Matteo Salvini ha elogiato la “corsa alle edicole questa mattina per acquistare la Padania”. E ha aggiunto: “E’ la risposta della nostra gente agli attacchi e alle intimidazioni fatte contro la Lega da chi addirittura invoca il sequestro fascista”. Il direttore del giornale, Aurora Lussana spiega: “L’idea di fare la rubrica risponde a un bisogno dei nostri lettori che mi hanno scritto perché volevano sapere dove va e cosa fa la Kyenge”. Un’iniziativa contro cui si è schierato il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Noi abbiamo garantito il pieno sostegno al ministro, e siamo contro ogni forma di razzismo”, anche se ammette: “Poi potremo dividerci sulle politiche per l’immigrazione…”.
Il ministro per l’Integrazione ha fatto un appello a tutti i colleghi: “La politica si deve alzare tutta per condannare questi attacchi, altrimenti il razzismo può diventare un’arma pericolosa. Perché la democrazia può essere uccisa anche da continui atti striscianti”. Dell’argomento si è discusso anche durante la trasmissione televisiva Agorà: la deputata di Forza Italia Jole Santelli mentre stava parlando di immigrazione e del ministro Kyenge, che seguiva in collegamento il dibattito, ha dichiarato: “I neri? Hanno la fortuna di non doversi truccare come noi. Quindi sono più fortunati”. Parole che hanno scatenato nuove polemiche. [brightcove]3058403128001[/brightcove]
Il deputato Pd Khalid Chaouki su twitter: “Battuta vergognosamente razzista di Jole Santelli su Cecile Kyenge a Agorà. Chieda scusa”. Intanto si è rivelato falso l’allarme per la lettera sospetta arrivata questa mattina a Palazzo Chigi e indirizzata probabilmente proprio al ministro Kyenge. Secondo i primi accertamenti, all’interno della missiva c’era solo polvere di bicarbonato. La busta è stata presa in consegna dai responsabili dell’ispettorato di Palazzo Chigi per ulteriori indagini.
I momenti di tensione tra la Lega Nord e il ministro per l’Integrazione hanno caratterizzato tutto il primo anno di attività del governo Letta. Dalla prima uscita ufficiale a Milano, quando ci fu la mancata stretta di mano con un’esponente locale del Carroccio, alla recente contestazione a Brescia da parte di parlamentari e militanti leghisti. La vice presidente del Senato Valeria Fedeli (Pd) parla “di atti di violenza e intimidazione frutto di un clima di intolleranza, di razzismo e sessismo che in questi giorni si è fatto sempre più pesante”, mentre per Livia Turco (Pd) “le parole di condanna non bastano, serve che le forze politiche e le associazioni scendano in campo per una manifestazione nazionale contro il razzismo”.