“Io sono indagato per 3.300 euro. Soldi che sono stati spesi per motivi politici e di cui ho le fatture. Non sono preoccupato: se dovessi rendermi conto che la mia situazione è di ostacolo al Pd, farei un passo indietro”. Così ha dichiarato Davide Faraone, responsabile welfare e scuola del Pd, arrivando questa mattina alla sede del partito per la riunione della segreteria. “Usare soldi pubblici per fini personali – ha aggiunto Faraone – è un fatto grave da perseguire. Ho molta fiducia in magistratura e nella Guardia di Finanza. Non mi dimetto dalla segreteria” di Manolo Lanaro