Sfogliavo di recente le pagine di una rivista piuttosto famosa, rivolta ad un pubblico femminile; su centoquaranta pagine, quarantanove contenevano la parola ‘sexy‘ o ‘hot‘. Il giornale abbondava di consigli su come avere capelli sexy, un fisico sexy, un primo appuntamento sexy, un approccio sexy, un nuovo anno sexy, coccole sexy, trucco sexy. Ho letto quella parola così tante volte che non ho potuto fare a meno di chiedermi: “E io… sono sexy“? E visto che non seguo neanche uno dei must dettati dagli articoli, la risposta mi è apparsa chiara e cristallina. Da quando essere sexy è diventato così fondamentale nella nostra vita?

Ricordo l’aurea peccaminosa che avvolse, qualche decennio fa, l’uscita di due film che segnarono un’epoca per il loro evidente contenuto eroticoNove settimane e mezzo prima, e Basic Instinct dopo. Negli ultimi vent’anni il sesso, inteso come elemento sociale, è stato sdoganato un po’ ovunque: i film sono più espliciti, non ci si scandalizza per un nudo, e quando s’intravede un seno in televisione lo si guarda distratti, avvezzi a ben altro.

Ci sono programmi e rubriche dedicati a chi vuole migliorarsi in camera da letto, e quasi tutti conoscono a menadito i termini scientifici propinati dagli esperti dell’ultima ora. Parlare apertamente di sesso tra amici, entrando nei dettagli, non è più off limits o fuori luogo. Ma siamo davvero più liberi sessualmente?

Un’amica, recentemente, raccontava con visibile senso di colpa, di quanti pochi – secondo lei – rapporti avesse con il marito. Il tema era emerso per caso a una cena tra donne, e lei si sentiva chiaramente a disagio nel dover “confessare” questa mancanza. Quante volte ho sentito quelle stesse parole uscire dalla bocca di tante amiche o conoscenti! C’è una diffusa ansia da prestazione sulla quantità di rapporti (più facilmente misurabile della qualità) che sarebbe bene onorare, e la strisciante paura di non “adempiere” a sufficienza ai propri doveri coniugali, di essere al di fuori della media.

Spesso infatti viene utilizzato come principale termometro della coppia, il numero degli amplessi per mese: se il risultato ottenuto non rientra nei parametri: apriti cielo! Ma qual è la media e chi la determina? Si può applicare lo stesso metro di giudizio a tutte le coppie, indistintamente? Io credo di no, e darlo per scontato non può che generare il dubbio di non essere mai abbastanza, vivendo un momento intimo e naturale, come un compitino di ragioneria.

C’è, nel voler ostentare la propria virilità o sensualità (in quanti però mentono?), un rimando a una certa immaturità e voglia di rassicurazione, come quando da ragazzi ci si confrontava su tutto, cercando di primeggiare. Tutti lo vogliono, tutti ne parlano. Ma forse, più che parlarne, bisognerebbe farlo e goderselo quando c’è.

 

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