Una settimana fa era stato lo stesso Mario Draghi a spegnere l'ottimismo del governo sottolineando che era prematuro parlare di fine della crisi. La Banca centrale comunque "enfatizza con forza" che è pronta a mantenere una politica monetaria per tutto il tempo necessario; il consiglio direttivo è pronto a "misure decisive" se serviranno
Una settimana fa era stato lo stesso Mario Draghi a spegnere l’ottimismo del governo sottolineando che era prematuro parlare di fine della crisi. E il bollettino mensile della Bce ribadisce la valutazione del numero: ”I rischi collegati all’outlook economico per l’Eurozona continuano ad essere al ribasso”. È quanto si legge nel bollettino mensile della Bce, che sottolinea come “gli sviluppi nelle condizioni dei mercati finanziari e monetari globali e le relative incertezze hanno il potenziale per influire negativamente sulle condizioni economiche”.
La Bce “enfatizza con forza” che è pronta a mantenere una politica monetaria per tutto il tempo necessario, il consiglio direttivo è pronto a “misure decisive” se serviranno. ”Guardando al 2014-15, è attesa una ripresa della produzione a passo lento, in particolare grazie ad alcuni miglioramenti nella domanda interna, sostenuta dalla politica monetaria accomodante”. In Eurozona è possibile che si verifichi un periodo lungo di bassa inflazione. ”Il limitato impatto iniziale dell’aumento dell’Iva in Italia ha contribuito a tenere i prezzi dei beni industriali non energetici e dei servizi più bassi del previsto”.
Il mercato del lavoro nell’Eurozona, secondo la Banca centrale europea, sta mostrando segni di stabilizzazione. Il tasso di disoccupazione è rimasto al 12,1% a novembre, stabile da otto mesi consecutivi e in miglioramento costante dall’estate 2012 per quanto riguarda il tasso annuo, anche se pur sempre 4,8 punti percentuali al di sopra dei livelli del 2008. Sempre dallo stesso periodo è iniziato il miglioramento “sostanziale” della raccolta delle banche.