Penso che un sogno così non ritorni mai più
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d’improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh oh cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu felice di stare lassù
E volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
Una musica dolce suonava soltanto per me
(Nel blu dipinto di blu, Domenico Modugno, 1958)
Così cantava Domenico Modugno in una delle canzoni italiane più conosciute nel mondo. Del resto a chi non piace volare, viaggiare, conoscere altri paesi e culture diverse dalla nostra? E poi, quanto più il viaggio è comodo e a buon mercato, tanto più risulta gradevole.
Il sogno di Enrico Letta non è iniziato neanche da un anno ma, sebbene fortunatamente non si sia ancora dipinto le mani o la faccia di blu, è stato rapito ormai diverse volte dal vento del Nord… ma anche da quello del Sud, da quello dell’Est e da quello dell’Ovest: è in carica da appena 9 mesi e già si è girato 20 paesi del globo.
Certo dev’essere bello volare nel cielo infinito sui 3 Airbus A319CJ o sui 2 Dassault Falcon 50 di proprietà della Repubblica Italiana e vedere l’Italia, gli italiani e i loro stupidi problemi sparire lontano laggiù mentre si fa rotta verso il Messico, il Canada o il Sud Africa insieme a Boldrini e compagno per assistere a quello che per loro era un happening: la commemorazione del mahatma che non intendo nominare insieme a questa gente perché mi sembra di mancargli di rispetto.
Una musica dolce suonava soltanto per Letta che volava felice più in alto del sole ed ancora in Libano, Albania, Polonia, Lituania, Malta, Irlanda, Francia, Belgio, Usa, Russia, Slovenia, Austria, Grecia, Regno Unito, Germania, Israele e Spagna.
Va bene che il suo governo ha avuto i giorni contati fin dal primo, ma non è che, siccome può cadere da un momento all’altro, il premier deve farsi in un solo anno tutti i viaggi che si farebbe in cinque, a spese nostre. Altro che giro del mondo in 80 giorni: se continua così il Phileas Fogg nostrano si sarà fatto 80 volte il giro del mondo in 1 anno! Per non parlare della sfilza interminabile di incontri, summit, convegni, presentazioni di libri, strette di mano, photo opportunity ed eventi vari a cui neanche la regina Elisabetta ha partecipato in tutta la sua vita!
Caro Mimmo, tu continua pure a volare felice nel cielo infinito sulle note della tua canzone immortale; noi quaggiù sulla terra, invece, sogniamo di svegliarci presto dal nostro incubo peggiore e speriamo proprio che non ritorni mai più.