Nunzia De Girolamo, prima di essere nominata ministro il 28 aprile del 2013, le aveva tentate tutte per inserirsi nelle stanze del Ministero dell’Agricoltura. E lo testimoniano i contatti avuti con l’ex capo di gabinetto di Galan, Giuseppe Ambrosio, arrestato a dicembre del 2012, difeso dall’avvocato Paola Balducci e scarcerato tre mesi dopo, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma su episodi di corruzioni sugli appalti al ministero.

Il Fatto, mesi fa, aveva già pubblicato un’intercettazione del 6 ottobre 2010 tra Ambrosio e la De Girolamo, che sponsorizzava se stessa inviando il curriculum. E mentre Galan è ministro, la De Girolamo ottiene la nomina – firmata grazie ad Ambrosio su un volo Tel Aviv-Venezia – a consigliere delle relazioni internazionali. Incarico a titolo gratuito, che tuttavia le ha consentito di avere un ufficio al ministero con tanto di rapporti istituzionali. Le intercettazioni riportate nelle carte dell’inchiesta su Ambrosio – chiamato negli ambienti del ministero il “Centurione” – partono proprio da quella pubblicata già integralmente sul Fatto del 6 ottobre 2010.

Nunzia De Girolamo: Senti Giuseppe, ti mando oggi il curriculum per quella cosa.
Giuseppe Ambrosio: Sì, sì.
Ndg: Ma mi ha chiamato la stampa dicendomi: “Volevo sapere se sa qualcosa dei sottosegretari”, ho detto: “Non so niente” perché dice: “Ma lei dovrebbe essere nominata”. Dico: “Io non so nulla”, dice: “Ma è vero che lei andrà a curare le relazioni internazionali per Galan ?”, “No, guardi non è vero niente”, ma chi glielo ha detto?
G.A.: Il mio Ministro che non si tiene un cecio in bocca.

L’attuale ministro dell’Agricoltura aveva detto di non ricordare quella telefonata: “Penso di aver parlato con Ambrosio diverse volte, poiché era capo di gabinetto dell’allora ministro dell’Agricoltura, quindi rappresentava un’istituzione, e io ero un parlamentare membro della commissione agricoltura della Camera dei deputati”. Nei brogliacci della Procura, questa telefonata però viene così interpretata: “Parlano del ministro (Galan, ndr) che non si tiene un cecio in bocca sul fatto che lei andrà a curare le relazioni internazionali per il ministro Galan”. E sarà proprio per il ruolo “istituzionale” di Ambrosio che a questa telefonata seguono, fino all’11 novembre del 2010, altri 25 contatti, tra sms e telefonate , che si concludono con l’ottenimento per la De Girolamo di quell’incarico, firmato su un volo di linea.

Il 7 ottobre 2010, il ministro manda un sms ad Ambrosio: “Tutti i giornalisti sanno di questa nomina, incredibile! Se dovesse cambiare idea farei una figuraccia, pertanto continuo a negare”. Seguono altri contatti in cui i due stabiliscono degli incontri. Come quello del 12 ottobre 2010 in cui Ambrosio invia il seguente sms – che spiega anche il tono confidenziale tra i due – alla De Girolamo: “Scusami della fretta, avevo riunione al tesoro”. E lei risponde: “Figurati, con me non devi farti questi problemi”. Il 27 ottobre la De Girolamo scrive ancora ad Ambrosio: “Non solo impediscono la nomina, ma diffondono anche la notizia della nomina!”.

E infine il 9 novembre 2011, dalle intercettazioni emerge che l’incarico era stato conferito. Ambrosio entusiasta chiama subito la De Girolamo: “Ha firmato! Non ci credo! Sì, sono a Venezia… sono riuscito a fargli firmare il decreto durante il volo da Tel Aviv a Venezia… a un certo punto gli dicevo… vabbè lo vuoi firmare, me lo hai fatto portare qui, alla fine ha fatto: hai ragione tu ci vuole coraggio nelle cose… firmo! Sei terribile, certo è chiaro che era la signora di Brescia (Viviana Beccalossi, ex capogruppo Pdl in commissione agricoltura, ndr), è certo che era lei, me lo ha detto lui, questa è solo invidia, ma su che cosa?! Che poi sei capogruppo in commissione, non è che sei l’ultima. È veramente deprimente quando donna su donna, eh sì noi donne non riusciamo a fare gruppo, se ne accorgerà, è gelosia. Sai quando ho avuto un po’ di difficoltà con Galan, dei parlamentari! L’unica è stata lei che mi voleva sostituire, ma che problema ha.” Poco dopo Ambrosio si complimenta per la nomina e scrive un sms alla De Girolamo: “Complimenti consigliere, un grande bacio”. Lei risponde: “Grazie mille per tutta la fatica.” L’ufficio ottenuto con questo incarico piace alla De Girolamo e lo comunica ad Ambrosio. L’sms è del 24 novembre 2010: “Grande l’ho incontrato e mi ha insultato per l’ufficio. Mi ha detto di venire lunedì e martedì.”

da Il Fatto Quotidiano del 16 gennaio 2014

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