Si avvicina lo spettro di un processo per i senatori di Forza Italia Denis Verdini e Riccardo Conti. La procura di Roma ha chiuso l’inchiesta sulla compravendita di un immobile in via della Stamperia, nel centro della Capitale.
La vicenda risale al 31 gennaio 2012 quando, grazie all’operazione di compravendita, Conti è riuscito ad acquistare l’immobile in via della Stamperia (3.900 metri quadri distribuiti su cinque piani, nei pressi della Fontana di Trevi) per 26 milioni di euro dal Fondo Omega di Intesa San Paolo e a rivenderlo poco ore dopo per 44,5 milioni all’Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi.
L’indagine coinvolge anche Angelo Arcicasa, all’epoca dei fatti presidente dell’Enpap, l’Istituto di previdenza degli psicologi, che nel gennaio del 2011 fece acquistare all’ente l’immobile per 44,5 milioni di euro dalla società Estatedue Srl, amministrata da Conti, che poche ore prima l’aveva comprata per circa la metà del prezzo.
Nei confronti di Arcicasa e Conti l’accusa è di concorso in truffa aggravata mentre Verdini, che nell’operazione di compravendita non ha avuto nessun ruolo, deve rispondere di finanziamento illecito assieme al suo collega di partito. L’ex coordinatore del Pdl e oggi figura chiave in FI, avrebbe ricevuto da Conti circa un milione di euro pochi giorni dopo la compravendita dello stabile.
A Conti la procura contesta anche il reato di omesso versamento dell’Iva per oltre 8,6 milioni di euro nel 2011. In questo ambito nell’ottobre scorso i pm di piazzale Clodio disposero il sequestro per equivalente di appartamenti, titoli, conti correnti bancari, automobili e quote societarie. Ad Arcicasa, infine, i pm contestano anche l’ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza, perché come presidente del cda di Enpap non avrebbe fornito tutti i dettagli della compravendita.