Si scaldano gli animi in studio tra Matteo Salvini e Massimo Cacciari: dalle accuse dell’ex sindaco di Venezia alla replica dell’europarlamentare leghista. Cacciari accusa: “Chiunque sa le ragioni del comportamento della Lega nei confronti di Kyenge, la Lega è in difficoltà, la Lega ha bisogno di grattare il fondo del barile. Non credo si possa parlare di razzismo, la Lega si comporta in modo maleducato nei confronti di Kyenge, ma per ragioni banali”. Salvini ribatte: “C’è Sartori secondo cui lo ius soli è un’idea demente”. Il filosofo veneziano replica che non è vero. L’eurodeputato leghista rincara: “Forse Cacciari non se ne accorge perché sta bene, ma l’euro ci sta ammazzando”
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Servizio Pubblico, Salvini vs Cacciari: “L’euro ci sta ammazzando”
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- 20:11 - **Autonomia: opposizioni 'festeggiano' stop Consulta, incognita referendum**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Le opposizioni festeggiano la bocciatura da parte della Consulta di gran parte dell'impianto dell'autonomia differenziata. Ma la sentenza della Corte potrebbe sottrarre al centrosinistra l''arma' del referendum. Rischiano di essere superati? Per capirlo, dice a caldo il costituzionalista Stefano Ceccanti, occorrerà aspettare la "sentenza definitiva" che uscirà solo nelle prossime settimane. Attorno alla raccolta firme per il referendum si era realizzato nei mesi scorsi in uno pochi momenti di unità delle opposizioni con tanto di manifestazione in piazza Santi Apostoli con tutti i leader.
Nell'attesa di capire se il referendum si potrà fare o meno, Italia Viva comunque continua a spingere per la consultazione e "cancellare" definitivamente la riforma Calderoli. Azione invece invita ad aprire "una riflessione seria", ora che la Consulta "ha demolito" la legge, in Parlamento visto che il provvedimento è stato rispedito alle Camere per le correzioni necessarie rilevate dai giudici costituzionali. Al di là delle differenziazioni, tutte le opposizioni esultano per lo stop. Con il Pd a rimarcare 've lo avevamo detto' che così la legge non sarebbe passata.
"Qualche mese fa il ministro Salvini si è rivolto a me dicendo che l'autonomiaè prevista nella Costituzione e me ne avrebbe regalato una. Può tenersela e regalarla alla Meloni, che se la rileggano insieme. Bastava leggere insieme la Costituzione per evitare l'ennesimo flop, e non è l'unico", sottolinea Elly Schlein. Per Giuseppe Conte "Meloni, Salvini e Tajani volevano fare a pezzi il tricolore e la nostra unità. L'Italia è una e solidale, la difenderemo sempre, con la massima determinazione. Con la più intensa passione. Se ne facciano una ragione".
E ancora Nicola Fratoianni: "Finisce malissimo lo Spacca Italia. La Corte costituzionale ha letteralmente fatto a pezzi la legge voluta a tutti i costi dalla destra facendone emergere tutte le caratteristiche antidemocratiche e pericolose per la tenuta del Paese". Mentre Angelo Bonelli rimarca: "La sentenza è una demolizione della legge Calderoli e lo stop del mercimonio politico tra Meloni e Salvini, che scambiano il premierato con l'autonomia differenziata. L'Italia non è in vendita".
Per il responsabile Riforme Pd, Alessandro Alfieri "la Corte Costituzionale riconosce molte delle questioni che come Partito Democratico abbiamo sollevato e sono state oggetto di aspro confronto parlamentare con la maggioranza", compresa quella della clausola "di invarianza finanziaria, una solenne presa in giro, non si fanno le nozze coi fichi secchi.Che dire? Colpita e affondata". Per Dario Nardella si tratta di uno "schiaffo all'arroganza del Governo Meloni e al disegno perverso di smantellamento del sistema istituzionale italiano. Prevarrà ora finalmente la ragionevolezza di fermare completamente questa riforma assurda?".
Mentre Marco Sarracino, responsabile Sud della segreteria Schlein, mette sul tavolo le dimissioni di Roberto Calderoli. Una richiesta rilanciata anche da Peppe Provenzano: "'L'autonomia differenziata del governo Meloni fa la fine che doveva fare: bocciata per incostituzionalità. Tutte le norme più rilevanti della legge sono state dichiarate illegittime dalla Consulta. Ora, la Calderoli deve tornare in Parlamento. Il Calderoli dovrebbe andare a casa". Ironizza Filippo Sensi: "Mi sa che st'autonomia l'hanno scritta gli stessi dell'Albania...".
- 20:03 - Ue: Ricci, 'situazione seria, von der Leyen chiarisca se allarga a destra'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "La situazione è molto seria, credo sia il primo effetto dell'elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti, che si ripercuote anche sul dibattito europeo, perché è chiaro che fino a qualche settimana fa il PPE aveva fatto una scelta chiara, sull'europeismo, escludendo le estreme destre, ma nelle ultime settimane, e poi negli ultimi giorni, sono state tante le aperture programmatiche fatte all'estrema destra. Questo non è accettabile. Dunque, la questione è politica, non relativa a Fitto". Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, in un intervento ai microfoni di Radio1.
"Il punto vero è che il partito di Giorgia Meloni, appartenente al gruppo dei conservatori, a luglio non hanno votato il programma europeista di Ursula Von der Leyen. I conservatori sono d'accordo ad accelerare la transizione ecologica? Sono d'accordo ad un Piano di investimenti così come proposto da Draghi? Sono d'accordo a togliere il diritto di veto ai singoli Stati? Le risposte sono tutte dei no. Ma sono questi i punti del programma europeista di Von der Leyen. Questa è la vera contraddizione. È evidente che l'Italia debba avere un commissario di peso, ma, se Meloni avesse proposto un esponente di Forza Italia invece di un esponente di FdI, che è fuori dalla maggioranza europea, tutto questo dibattito non ci sarebbe stato", ha proseguito Ricci.
"Si è trattato, dunque, di una forzatura di Giorgia Meloni. A meno che Ursula Von der Leyen non voglia allargare la maggioranza a destra. Questo è il nodo da sciogliere, un nodo politico e programmatico. Se Von der Leyen vuol cambiare programma e alleanze, cambia tutto ", ha concluso Ricci.
- 19:57 - Eco-imballaggi, arriva il vademecum sul cartone ondulato
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato.
L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'.
Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla).
In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc.
“Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.
- 19:56 - Eco-imballaggi, arriva il vademecum sul cartone ondulato
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato.
L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'.
Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla).
In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc.
“Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.
- 19:52 - Autonomia: Giorgis (Pd), 'Consulta conferma nostri dubbi e preoccupazioni'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "La decisione della Consulta di dichiarare illegittime alcune disposizioni della legge sull'autonomia differenziata conferma gran parte dei dubbi e delle preoccupazioni che abbiamo espresso fin dall’inizio. Il ddl Calderoli non è la naturale attuazione del Titolo V, ma una legge che lo contraddice. L’autonomia differenziata - come ci ricorda la Corte - non può infatti essere la via per dividere il paese e accentuare disuguaglianze che compromettano l’esercizio di diritti fondamentali. Ne può essere la via per marginalizzare il ruolo e la funzione del parlamento, trasferendo al Governo ogni competenza nel determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantirti su tutto il territorio nazionale a tutti i cittadini". Così Andrea Giorgis, capogruppo Pd in commissione affari costituzionali.
- 19:41 - Ue: Pd, 'questione serietà? Meloni pensi a Salvini che non vota Fitto'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - “Con che coraggio Meloni mette in discussione la serietà del Pd sul voto a Fitto? La prima domanda dovrebbe farla al suo vice premier Salvini che non voterà la commissione e il commissario Fitto. Non prendiamo lezioni di serietà da chi si arrampica sugli specchi ogni giorno per nascondere le proprie divisioni. Quelle si che fanno male all’Italia”. Così il vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera, Toni Ricciardi.
- 19:40 - Autonomia: Borghi (Iv), 'governo si è scavato il fosso, ora referendum'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "I punti sui quali la Corte Costituzionale ha praticamente demolito la legge Calderoli erano stati tutti oggetto di emendamenti del gruppo di Italia Viva al Senato. Il governo, bocciandoli, si è scavato il fosso dentro il quale oggi è caduto. Ora sul piano politico e’ giusto andare al referendum, per corrispondere alle richieste delle tantissime persone che hanno sottoscritto e per archiviare definitivamente una legge che spacca il Paese, dando un chiaro segnale al governo". Così il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.