“L’esercito in Terra dei Fuochi? E’ un supporto alle forze dell’ordine, non è sostitutivo, può dare una mano in una fase di difficoltà”. Andrea Orlando, ministro all’Ambiente, difende il decreto del Governo sulla cosiddetta Terra dei Fuochi nel corso di un convegno a Napoli al quale hanno partecipato anche rappresentanti dei comitati campani, in gran parte scettici rispetto al provvedimento governativo. “L’esercito – ha proseguito Orlando – resterà lo stretto necessario per bloccare il fenomeno dei roghi, e intanto useremo quel tempo per dare una risposta strutturale sul fronte del coordinamento delle forze dell’ordine, del contrasto al nero, dell’utilizzo dei vigili de fuoco e della forestale”. Nel corso del suo intervento Orlando ha anche sottolineato come “questo decreto raggiunge tre obiettivi: per la prima volta si dice cos’è un terreno contaminato, per la prima volta avremo dei parametri per dire quando l’acqua è contaminata e per la prima volta si prevede che le confische dei proventi realizzati attraverso ecoreati siano destinati alle bonifiche”. Quanto alle istanze della popolazione locale, il ministro ha assicurato che incontrerà i rappresentanti dei Comuni interessati e le comunità per discutere sia del decreto Terra dei Fuochi sia della questione dello smaltimento delle ecoballe di Andrea Postiglione