Solo un candidato alle primarie, ma la segreteria locale del partito ha ricevuto nelle ultime settimane una serie di no: da Concita De Gregorio all'assessore regionale Simoncini passando per l'ex ad del "Tirreno" Angella. Ma ora spunta l'ipotesi di Dario, docente di robotica al Sant'Anna di Pisa. Ma anche lui vuole pensarci...
Cercasi candidato a sindaco di Livorno. La griglia dei candidati alle primarie del Pd in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio non è ancora stata ultimata. Anche per la serie di rifiuti ricevuta dalla segreteria locale del partito in poche settimane. L’unico nome in campo al momento è quello del 46enne Luca Bussotti, ricercatore in sociologia e storia all’Università di Lisbona e tra i massimi esperti a livello globale della cultura del Mozambico, che è già stato in passato assessore all’ambiente della giunta di Gianfranco Lamberti (sindaco dal 1992 al 2004). Ma chi sfiderà Bussotti alle primarie del 9 marzo ancora non è chiaro, nonostante che il termine ultime per la presentazione delle firme sia fissato al 31 gennaio. I vertici del partito guidato dal cuperliano Jari De Filicaia stanno lavorando per trovare una candidatura di peso. Dal cilindro del Pd è ora uscito il nome di Paolo Dario, professore ordinario di robotica biomedica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (della quale è stata rettore fino alle elezioni il ministro per l’Istruzione Maria Chiara Carrozza). Grande sponsor dello scienziato è l’ex parlamentare Marida Bolognesi: “Dario porterebbe il nome di Livorno nel mondo” dice. Ma anche Dario non ha ancora detto sì: ha preso tempo, almeno due giorni.
La strada per trovare un candidato alla successione di Alessandro Cosimi – sindaco del Comune di Livorno dal 2004 – non è per niente facile: durante questi mesi i “no grazie” sono stati diversi. “La nostra ricerca – dichiara il segretario del Pd De Filicaia – non si è concentrata soltanto all’interno del partito o su profili strettamente politici, abbiamo voluto guardare anche all’esterno: un soggetto che non fa parte del mondo della politica può perciò avere qualche comprensibile difficoltà a calarsi in questa realtà e accettare l’invito”. Nel corso del 2013 le voci di corridoio sui possibili candidati si sono sprecate e i nomi tirati in ballo sono stati parecchi. Una parte dei Democratici sognava il ritorno a Livorno di Concita De Gregorio, editorialista di Repubblica, ex direttore de l’Unità e conduttrice di Pane Quotidiano su RaiTre. Un altro rifiuto è arrivato da parte di Emanuele Rossi, classe 1958, stimato docente di diritto costituzionale, ancora della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. A inizio anno era stata ufficialmente richiesta la disponibilità anche all’avvocato Giuseppe Angella. Esperto di diritto amministrativo e per 18 anni amministratore delegato del Tirreno (il giornale più venduto in città) si era preso 48 ore di tempo per decidere: alla fine ha preferito rinunciare per continuare a dedicarsi alla professione. A quanto si capisce in passato sarebbe stato corteggiato anche Lorenzo Mannelli, stretto collaboratore del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz: livornese, negli anni Novanta era stato presidente del consiglio comunale di Livorno e segretario regionale del Ppi, ha però declinato l’offerta. La scorsa settimana aveva infine manifestato la propria disponibilità Gianfranco Simoncini, assessore regionale al Lavoro e braccio destro del presidente Enrico Rossi. Dopo qualche giorno di riflessione il 56enne è tornato sulla sua strada: “Ritengo giusto portare a compimento l’impegno nella giunta regionale e la responsabilità nazionale come coordinatore degli assessori regionali al lavoro”. E a Firenze vuole restare anche Marco Ruggeri, capogruppo democratico in consiglio regionale: anche lui ha ribadito di non essere interessato.