La richiesta della difesa era stata presentata lo scorso 11 ottobre. La decisione era arrivata dopo una serie di ipotesi e indiscrezioni con il Cavaliere che aveva addirittura dichiarato che, considerandosi innocente, avrebbe preferito andare in carcere
Come previsto, l’udienza in cui il giudice di Sorveglianza di Milano deciderà se Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset, sarà affidato ai servizi sociali si terrà in primavera. È stata fissata per il 10 aprile l’udienza in cui si discuterà l’affidamento in prova ai servizi sociali del leader di Forza Italia, che deve scontare un anno perché tre anni sono stati condonati grazie all’indulto. L’atto di fissazione dell’udienza è stato notificato oggi alla difesa.
La richiesta della difesa era stata presentata lo scorso 11 ottobre. La decisione era arrivata dopo una serie di ipotesi e indiscrezioni con il Cavaliere che aveva addirittura dichiarato che, considerandosi innocente, avrebbe preferito andare in carcere. Poi la difesa aveva presentato l’istanza che sarà valutata dal giudice Beatrice Crosti. Se non avesse presentato l’istanza Berlusconi, in considerazione dell’età, avrebbe scontato la pena ai domiciliari.
L’udienza è stata fissata nel pomeriggio, alle ore 17. Il collegio dovrebbe essere formato dal presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile De Santis e dal giudice Crosti. Dopo l’udienza, alla quale Berlusconi dovrebbe partecipare, i magistrati avranno cinque giorni di tempo per emettere il provvedimento di accoglimento o meno dell’istanza depositata lo scorso ottobre dai suoi difensori, Franco Coppi e Niccolò Ghedini.
Inoltre, se la richiesta del Cavaliere dovesse essere accolta dai 12 mesi da scontare (tre dei quattro anni della pena inflitta sono coperti da indulto), potrebbero essere tolti 45 giorni, come prevede la legge, se nei primi sei mesi il percorso di messa in prova sarà giudicato positivo. Dunque l’affidamento in prova potrebbe essere di 10 mesi e mezzo.