La Consulta è stata chiara e ha detto: “No a un Parlamento di nominati“. E, invece, noi avremo il premio di maggioranza e un Parlamento di nominati. Questo perché il segretario del Pd, Matteo Renzi, aveva fretta di raccogliere e ha ceduto su tutto. Tanto che la sua riforma elettorale, l’Italicum, ha già trovato la convergenza di Forza Italia. Renzi avrebbe anche potuto scegliere – come riforma – il modello della legge Mattarella (il cosiddetto Mattarellum, poi bruciato dal Porcellum) rivisitata nell’assegnazione dei collegi uninominali. Ma così non è stato. Ed, ora, accadrà che Silvio Berlsuconi, appena andrà ai servizi sociali, dovrà anche gestire il faticoso inizio della nuova legge sul conflitto di interessi
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