“Non si attacca sul piano personale l’interlocutore che in modo costruttivo pone una questione di merito”. Stefano Fassina commenta a caldo le dimissioni di Gianni Cuperlo dalla presidenza democratica in rotta di collisione con Matteo Renzi, dopo lo scontro avvenuto al termine della direzione nazionale del partito, nella giornata di ieri. Per l’ex viceministro, il fatto che il segretario “non riesca a tollerare posizioni diverse dalle proprie è un segnale preoccupante”. Per Davide Zoggia: “Le dimissioni di Cuperlo sono comprensibili. Chi fa il segretario ha il compito di tenere unito il partito”. Zoggia comunque precisa: “Nessun rischio di scissione” da parte della minoranza Pd di Manolo Lanaro