Forte esplosione a Beirut, nel quartiere meridionale Haret Hrik a maggioranza sciita, roccaforte del movimento di Hezbollah. Non si ha ancora un bilancio ufficiale delle vittime. Al momento il bilancio è di 4 morti e 27 feriti. Lo afferma l’agenzia libanese Nna citando fonti della sicurezza, secondo cui lo scoppio è stato provocato da un kamikaze che si è fatto saltare in aria a bordo di un’auto.

Le prime immagini mostrate dalle televisioni libanesi mostrano un edificio di alcuni piani in fiamme, mentre nella strada antistante si è radunata una folla. Si tratta del quinto attentato compiuto contro la roccaforte di Hezbollah a partire dall’agosto scorso, dopo che il movimento sciita libanese ha ammesso che le sue milizie combattono in Siria al fianco delle forze lealiste del presidente Bashar al Assad.

Lo scorso 2 gennaio un altro attentato, rivendicato dallo Stato islamico dell’Iraq e del Levante affiliato ad al-Qaeda, ha colpito il quartiere di Haret Hrik a sud di Beirut causando la morte di almeno cinque persone. Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante è impegnato nel conflitto in Siria contro il regime di Bashar al-Assad. Nel comunicato di rivendicazione diffuso il 4 gennaio i jihadisti dissero che l’attentato era “il primo piccolo pagamento del conto pesante che aspetta questi criminali malvagi”.

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