Si intensifica la rabbia contro l'Italia. Un altro raid si è verificato pochi giorni fa. L'episodio avviene a poca distanza dal rapimento da parte di un gruppo armato dei due operai calabresi. Bonino: "Territorio fuori controllo"
In Libia cresce la rabbia contro l’Italia. Nella notte tra domenica e lunedì, la stampa locale riferisce che il cimitero italiano a Tripoli è stato assaltato. Il bilancio è di una guardia uccisa e alcune tombe danneggiate. L’episodio è stato preceduto da un altro assalto che risale a sabato scorso. Sempre secondo l’informazione libica il gesto sarebbe da imputare ai nostalgici di Gheddafi, ed è arrivato pochi giorni dopo il rapimento di due operai italiani.
Francesco Scalise e Luciano Gallo, entrambi calabresi, scomparsi il 17 gennaio nella zona della Cirenaica. I due si trovano nel paese per eseguire lavori per la General Word e sarebbero stati rapiti da un gruppo armato. E c’è preoccupazione anche in Italia per l’escalation di violenza nel paese. Il ministro degli Esteri Emma Bonino dichiara che la situazione appare “sempre più compromessa, senza ormai controllo del territorio”.