Cronaca

Mafia, Riina su Berlusconi: “Ma perché si è messo dentro casa Vittorio Mangano”

Il 20 settembre 2013 il Capo dei capi parla dei guai (non si sa se giudiziari o politici) del leader di Forza Italia con il boss pugliese Alberto Lorusso nel carcere milanese di Opera. Le conversazione registrate sono state depositate tra gli atti del processo sulla trattativa

C’è anche il rapporto tra Silvio Berlusconi e Vittorio Mangano tra i temi toccati da Totò Riina con Alberto Lorusso. In una conversazione avvenuta il 20 settembre 2013 nel cortile del carcere milanese di Opera e captata dalle cimici della Direzione investigativa antimafia di Palermo i due parlano dei “guai” del leader di Forza Italia. Non si sa se guai giudiziari o di carattere politico.

Rispondendo alle parole del boss della Sacra Corono Unita pugliese, che lo aggiorna sulle ultime notizie su Berlusconi, il Capo dei capi condannato al 41 bis scuote la testa e dice: “Se lo merita, se lo merita. Gli direi io ma perché ti sei andato a prendere lo stalliere? Perchè te lo sei messo dentro?”. Secondo gli investigatori, Riina fa riferimento a Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore, condannato per mafia, morto qualche anno fa. Sempre parlando di Mangano, Riina in quella stessa conversazione, parte della quale omissata dai magistrati della Dda, aggiunge: “Era un bravo picciotto. Mischino (poveretto, ndr), poi si è ammalato ed è morto”.

Nelle conversazioni tra i due il boss di Corleone lancia messaggi di morte al magistrato di Palermo Nino di Matteo, impegnato nel processo sulla trattativa Stato-mafia. I verbali dei dialoghi sono stati depositati tra gli atti del processo (leggi).