Quattrocentoventi esuberi in Italia, di cui 223 ad Agrate Brianza (Monza), 128 a Catania, 53 a Napoli e 17 ad Avezzano (L’Aquila). Confermato martedì 21 il piano di tagli di Micron, che rilevò 3 anni fa da Stm la divisione memorie Numonyx, che i sindacati intendono “respingere fermamente”. In particolare, Gianluigi Redaelli della Fim-Cisl parla di “atto di pirateria” da parte di Micron che “compra una rivale, la spoglia dei brevetti e del portafoglio clienti e dismette tutto pur essendo in utile”.
“Domani alle ore 9.30 terremo un’assemblea unitaria con i dipendenti della Micron di Catania per discutere delle iniziative di protesta da mettere in campo in aggiunta al pacchetto di sciopero di 16 ore proclamato per questa settimana in tutto il gruppo”, ha annunciato in una nota il vicesegretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Luca Vecchio. E aggiungendo che “anche la rsu Ugl della 3Sun ha proclamato per il 23 gennaio 2 ore di sciopero per solidarietà nei confronti dei lavoratori Micron, che operano nello stesso stabile. E’ infatti intollerabile e assurdo che un’azienda non in crisi, senza ascoltare le richieste delle organizzazioni sindacali nè tantomeno quelle del governo, avvii in modo unilaterale le procedure di mobilità, motivandola con la decisione di spostare alcune attività negli Stati Uniti e in Asia. Per parte nostra, faremo tutto quanto in nostro potere per spingere l’azienda a un passo indietro su una decisione che riteniamo e continueremo sempre a ritenere irricevibile”.
“Alla luce di un atteggiamento che ci appare provocatorio nei confronti dell’intero Paese, visto che l’azienda non ha dato alcun peso alle richieste di congelamento di ogni decisione effettuate da parte del ministero dello Sviluppo Economico, chiediamo al governo – ha concluso Vecchio- di intervenire presso le autorità americane nel nostro Paese al fine di avviare un’interlocuzione con i dirigenti della Micron sul territorio statunitense, perchè sono loro ad avere potere decisionale e finora non hanno dato alcuna disponibilità al confronto”.