Per Dagospia è il Policlinico Democratico, per il Mattinale di Brunetta le dimissioni di Cuperlo sono il segno che esiste. E ora qualcuno ironizza - ma non troppo - che tra i due dimessi Bersani e Cuperlo possa esserci un avvicendamento
La velocità di “Matteo” è come una scossa che ha mandato in tilt la testa della vecchia “Ditta” postcomunista. Renzi è un ictus politico per il Pd, con la controindicazione della resurrezione dell’Unto del Signore che sale i gradini del Nazareno. E adesso che entrambi sono stati dimessi Bersani e Cuperlo potrebbero anche scambiarsi di posto. Il dimesso da Parma potrebbe fare il presidente e il dimesso da Renzi potrebbe ricoverarsi per schizofrenia o esaurimento nervoso.
Al sindaco di Firenze rinfacciano tutto quello che hanno fatto loro per vent’anni. Bersaniani, dalemiani, giovani turchi sono stati i difensori più strenui delle liste bloccate, d’accordo con Verdini (chiedere a Migliavacca, fedelissimo di Bersani) e adesso vogliono le preferenze. Di questo passo finiranno a uno a uno nelle liste d’attesa della politica. In attesa di farsi dimettere.