Il reato di clandestinità verrà trasformato da reato penale a illecito amministrativo. L’Aula del Senato approva la proposta di mediazione messa a punto dal governo sull’immigrazione clandestina. Si abroga il reato ma si conserva il “rilievo penale delle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia”. Passa con 182 si, 16 no 7 astenuti. Alla fine, dopo le numerose polemiche dei giorni scorsi, il governo presenta un proprio testo, un nodo contenuto nel ddl sulle pene alternative al carcere e sulla messa in prova in discussione al Senato. “Da un lato il reato viene abrogato – spiega in Aula il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri – dall’altro viene trasformato in illecito amministrativo. Ciò significa “che chi per la prima volta” entra clandestinamente nel nostro Paese “non verrà sottoposto a procedimento penale, ma verrà espulso”. Ma, se rientrasse, a quel punto “commetterebbe reato“. “Nessun passo indietro”, assicura Ferri in Aula, il governo ha semplicemente “voluto specificare espressamente quanto già contenuto nella norma”.
Il Senato respinge inoltre l’emendamento con cui la Lega Nord mirava a cancellare, la norma con cui si abroga il reato. All’emendamento del Carroccio il relatore del provvedimento, Felice Casson (Pd), aveva vincolato il proprio parere al testo del governo. Alta la tensione, ma la modifica non è stata accettata e anche il tentativo di procedere con la consultazione segreta è stato subito accantonato.