Due consiglieri aggiunti in consiglio comunale per rappresentare i diritti degli immigrati a Parma. È questa la proposta che arriva dalla giunta Cinque Stelle di Federico Pizzarotti, che sta mettendo a punto la bozza del nuovo Statuto del Comune di Parma. Tra le tante novità, c’è anche l’introduzione di due consiglieri in più: un uomo e una donna, in rappresentanza della comunità straniera, che si siederebbero nei banchi del parlamentino insieme alle altre forze politiche. I due non avrebbero diritto di voto e non riceverebbero alcun gettone di presenza, ma il loro ruolo sarebbe fondamentale per l’integrazione. In questo modo infatti gli immigrati potrebbero eleggere all’interno del consiglio comunale i propri rappresentanti, che avrebbero comunque potere di consultazione e anche di apportare emendamenti alle delibere in discussione in consiglio. Per ora si tratta solo di una proposta contenuta nella bozza di Statuto presentata durante la commissione Affari istituzionali, ma se il testo passerà in consiglio, nel palazzo comunale di Parma ci saranno due posti liberi per due cittadini stranieri. Come ha ricordato Pizzarotti, la proposta dei due consiglieri aggiunti non arriva dall’alto, ma sono stati gli stessi cittadini a sceglierla con l’assemblea dei 500 durante la Giornata della democrazia, quando un gruppo di parmigiani è stato chiamato a discutere dello Statuto e del regolamento comunale insieme all’amministrazione.
“Tutto questo non lo abbiamo deciso nel segreto delle stanze – ha ricordato il sindaco sulla sua pagina Facebook – ma lo hanno chiesto i parmigiani durante la Giornata della democrazia del 29 settembre. Abbiamo portato in commissione Affari Istituzionali le proposte dei nostri concittadini. Questo si chiama partecipazione e democrazia”. Quella dei due consiglieri aggiunti non è la sola novità apportata dalla giunta comunale alla bozza dello Statuto. In arrivo per i cittadini di Parma ci sono anche il referendum propositivo e consultivo, che si andrebbero ad aggiungere a quello abrogativo già previsto. Il diritto al voto per il nuovo tipo di referendum potrebbe inoltre essere esteso ai cittadini che hanno compiuto 16 anni. “In commissione abbiamo portato una bozza di proposta che è uno scatto in più verso democrazia ed etica” ha commentato Pizzarotti, che parlando del referendum propositivo e consultivo ha spiegato che darà al cittadino “un potere di decisione più grande rispetto a prima”.
Tra le altre proposte c’è anche quella di reintrodurre le rappresentanze di quartiere attraverso dei consigli cittadini volontari, che quindi non costituirebbero un costo per il Comune, a cui potrebbero partecipare anche giovani che abbiano compiuto il 16esimo anno di età e stranieri, per decidere insieme il futuro assetto delle varie zone di Parma. Lo Statuto, una volta approvato dal consiglio, sarò pubblicato online e tradotto nelle lingue delle comunità straniere presenti sul territorio, e inoltre saranno previsti cicli di incontri nelle scuole per insegnarlo ai più giovani. “Vogliamo incontrare le scuole per far conoscere lo Statuto del Comune ai nostri ragazzi – ha scritto Pizzarotti online – per insegnare loro i valori etici e morali su cui deve poggiare la vita della nostra città, perché fatti di corruzione e mala politica non accadano più”.