Via libera in commissione Affari Costituzionali alla Camera al testo base della legge elettorale. Hanno votato a favore tutti i partiti della maggioranza (Pd, Ncd, Sc, Popolari per l’Italia) e Forza Italia. Resta però il nodo della delega al governo per disegnare i collegi elettorali: Forza Italia è contraria, mentre la chiedono tutti i partiti della maggioranza. Ma per qualcuno inizia già a scricchiolare il patto Pd-Forza Italia sulla legge elettorale. Presto per dirlo, ma di certo lo scontro tra democratici e berlusconiani si sta concretizzando in queste ore su chi deve “disegnare” nuove circoscrizioni e nuovi collegi della Camera, una questione già emersa nei giorni scorsi. Il Pd ha chiesto che gli allegati siano delegati al governo, Forza Italia vuole che ai documenti lavori una commissione parlamentare ad hoc anche perché non si fiderebbe troppo che su questi aspetti lavori il ministero dell’Interno guidato dal leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano. Delegando il governo alla costituzione delle tabelle, spiegano dalla commissione, dovrebbe essere modificato il testo base, non ancora adottato dall’organo parlamentare. Il Partito democratico, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe minacciato, qualora le tabelle non fossero fatte dal governo in commissione, di presentare in aula un emendamento per restituire all’esecutivo il potere di costituire gli allegati. Normalmente in tutti i procedimenti gli allegati sono affidati al governo. Ma anche su questo lo scontro avviene anche all’interno del Pd: “Ad una prima lettura i collegi sono stati disegnati da Pablo Picasso” scrive su Twitter il deputato Enzo Lattuca.
Sono 150 le circoscrizioni (per l’elezione della Camera) contenute nella tabella B allegata al testo base della legge elettorale, depositata dal relatore e presidente della commissione Affari costituzionali Francesco Paolo Sisto (Forza Italia). Le circoscrizioni scelte riprendono i quelle del 1993 (legge Mattarella) ma sono state accorpate. La questione circoscrizioni ha suscitato non poche polemiche durante l’ufficio di presidenza di oggi della commissione, quando il Pd (con l’intervento di Emanuele Fiano) ha detto di voler affidare al Governo la delega per la compilazione delle circoscrizioni. Alle 150 circoscrizioni, si dovrebbe aggiungere, l’eventuale circoscrizione estera.
Ma, anche se sembra cosa da poco, decidere chi decide i collegi è tutt’altro che secondario. Per due motivi. Il primo: finora questa operazione è sempre stata fatta dal Viminale dove ci sono tecnici che in teoria non hanno interesse a dividere province e territori con secondi fini. Il secondo: il Viminale farebbe molto prima e perderebbe molto meno tempo. In caso contrario si può immaginare cosa succederebbe con l’ennesimo gruppo di parlamentari pronti a litigare e a tirare le righe dei collegi in un senso o in un altro per svariati interessi. Ieri Gianclaudio Bressa (Pd) portava ad esempio la provincia di Belluno. Poiché i collegi sono calcolati con circa 500mila elettori e Belluno supera di poco i 200mila sarebbe molto diverso se venissero accorpate Belluno e Vicenza (dove sarebbe avvantaggiato il centrosinistra) o Belluno e Treviso (dove sarebbe avvantaggiato il centrodestra).
Nel frattempo l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali ha deciso di fissare la scadenza per la presentazione degli emendamenti alla legge elettorale per lunedì alle 13. E qui protestano di nuovo i Cinque Stelle: “Prima si vota e poi si viene a sapere cosa si è votato. Mancano le circoscrizioni e i collegi e nonostante ciò Sisto impone una scadenza degli emendamenti. Su cosa? Sul nulla. Hanno già deciso tutto, da tempo” scrive l’ex capogruppo Riccardo Nuti.
Mentre risorge il “Salva Lega” (Verdini ha tranquillizzato Umberto Bossi) ecco un altro problema, da aggiungere a questi appena detti e al tema – ben più complicato – delle liste bloccate e dei ripetuti no di Forza Italia alle preferenze: l’innalzamento della soglia necessaria per il premio di maggioranza. Il Pd ha chiesto di poterla elevare dal 35 al 38 o anche al 40. Secondo alcune fonti Denis Verdini ha dato qualche possibilità a Maria Elena Boschi (responsabile Riforme del Pd), secondo altre fonti anche su questo Forza Italia non retrocederà: “Diventerebbe un doppio turno quasi automatico – spiega un deputato forzista anonimo all’agenzia Public Policy – mentre con il 35% siamo sicuri che probabilmente non ci si vada”. Quindi sul tema del premio “non cambiamo idea” perché “per concedere il ballottaggio abbiamo faticato, non eravamo d’accordo, quindi non si può alzarlo di 5 punti”. Il Pd “sa benissimo in quali termini è stato raggiunto l’accordo”. Il ‘no’ di Fi arriva anche sulla proposta di abbassare lo sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione (ora al 5%). “Se noi come il Pd vogliamo il bipolarismo – riferiscono da Forza Italia – le soglie di sbarramento non possono essere abbassate”.
Politica
Legge elettorale, ok al testo base. Scontro Pd-Fi sul disegno dei collegi
I democratici vogliono che siano definiti dal ministero dell'Interno (come sempre), i berlusconiani vogliono una commissione ad hoc. Le circoscrizioni sono 150: riprendono quelle del Mattarellum, ma accorpate. Lattuca: "Sembrano disegnati da Picasso". Intanto è stato fissato a lunedì il termine per la presentazione degli emendamenti. Nuti (M5s): "Prima si vota e poi si sa cosa si vota?"
Via libera in commissione Affari Costituzionali alla Camera al testo base della legge elettorale. Hanno votato a favore tutti i partiti della maggioranza (Pd, Ncd, Sc, Popolari per l’Italia) e Forza Italia. Resta però il nodo della delega al governo per disegnare i collegi elettorali: Forza Italia è contraria, mentre la chiedono tutti i partiti della maggioranza. Ma per qualcuno inizia già a scricchiolare il patto Pd-Forza Italia sulla legge elettorale. Presto per dirlo, ma di certo lo scontro tra democratici e berlusconiani si sta concretizzando in queste ore su chi deve “disegnare” nuove circoscrizioni e nuovi collegi della Camera, una questione già emersa nei giorni scorsi. Il Pd ha chiesto che gli allegati siano delegati al governo, Forza Italia vuole che ai documenti lavori una commissione parlamentare ad hoc anche perché non si fiderebbe troppo che su questi aspetti lavori il ministero dell’Interno guidato dal leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano. Delegando il governo alla costituzione delle tabelle, spiegano dalla commissione, dovrebbe essere modificato il testo base, non ancora adottato dall’organo parlamentare. Il Partito democratico, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe minacciato, qualora le tabelle non fossero fatte dal governo in commissione, di presentare in aula un emendamento per restituire all’esecutivo il potere di costituire gli allegati. Normalmente in tutti i procedimenti gli allegati sono affidati al governo. Ma anche su questo lo scontro avviene anche all’interno del Pd: “Ad una prima lettura i collegi sono stati disegnati da Pablo Picasso” scrive su Twitter il deputato Enzo Lattuca.
Sono 150 le circoscrizioni (per l’elezione della Camera) contenute nella tabella B allegata al testo base della legge elettorale, depositata dal relatore e presidente della commissione Affari costituzionali Francesco Paolo Sisto (Forza Italia). Le circoscrizioni scelte riprendono i quelle del 1993 (legge Mattarella) ma sono state accorpate. La questione circoscrizioni ha suscitato non poche polemiche durante l’ufficio di presidenza di oggi della commissione, quando il Pd (con l’intervento di Emanuele Fiano) ha detto di voler affidare al Governo la delega per la compilazione delle circoscrizioni. Alle 150 circoscrizioni, si dovrebbe aggiungere, l’eventuale circoscrizione estera.
Ma, anche se sembra cosa da poco, decidere chi decide i collegi è tutt’altro che secondario. Per due motivi. Il primo: finora questa operazione è sempre stata fatta dal Viminale dove ci sono tecnici che in teoria non hanno interesse a dividere province e territori con secondi fini. Il secondo: il Viminale farebbe molto prima e perderebbe molto meno tempo. In caso contrario si può immaginare cosa succederebbe con l’ennesimo gruppo di parlamentari pronti a litigare e a tirare le righe dei collegi in un senso o in un altro per svariati interessi. Ieri Gianclaudio Bressa (Pd) portava ad esempio la provincia di Belluno. Poiché i collegi sono calcolati con circa 500mila elettori e Belluno supera di poco i 200mila sarebbe molto diverso se venissero accorpate Belluno e Vicenza (dove sarebbe avvantaggiato il centrosinistra) o Belluno e Treviso (dove sarebbe avvantaggiato il centrodestra).
Nel frattempo l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali ha deciso di fissare la scadenza per la presentazione degli emendamenti alla legge elettorale per lunedì alle 13. E qui protestano di nuovo i Cinque Stelle: “Prima si vota e poi si viene a sapere cosa si è votato. Mancano le circoscrizioni e i collegi e nonostante ciò Sisto impone una scadenza degli emendamenti. Su cosa? Sul nulla. Hanno già deciso tutto, da tempo” scrive l’ex capogruppo Riccardo Nuti.
Mentre risorge il “Salva Lega” (Verdini ha tranquillizzato Umberto Bossi) ecco un altro problema, da aggiungere a questi appena detti e al tema – ben più complicato – delle liste bloccate e dei ripetuti no di Forza Italia alle preferenze: l’innalzamento della soglia necessaria per il premio di maggioranza. Il Pd ha chiesto di poterla elevare dal 35 al 38 o anche al 40. Secondo alcune fonti Denis Verdini ha dato qualche possibilità a Maria Elena Boschi (responsabile Riforme del Pd), secondo altre fonti anche su questo Forza Italia non retrocederà: “Diventerebbe un doppio turno quasi automatico – spiega un deputato forzista anonimo all’agenzia Public Policy – mentre con il 35% siamo sicuri che probabilmente non ci si vada”. Quindi sul tema del premio “non cambiamo idea” perché “per concedere il ballottaggio abbiamo faticato, non eravamo d’accordo, quindi non si può alzarlo di 5 punti”. Il Pd “sa benissimo in quali termini è stato raggiunto l’accordo”. Il ‘no’ di Fi arriva anche sulla proposta di abbassare lo sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione (ora al 5%). “Se noi come il Pd vogliamo il bipolarismo – riferiscono da Forza Italia – le soglie di sbarramento non possono essere abbassate”.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Una risoluzione che dimostra che se il Pd discute sa fare la sintesi. Spendere di più per la difesa europea in linea con libro bianco che ottiene il via libera e impegno a non aumentare i bilanci nazionali senza condizionalità che spingano verso la difesa comune”. Lo scrive Simona Malpezzi, senatrice del Pd, sui social.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni oggi ha parlato di tutto tranne che del ruolo che l’Europa deve avere. Ha però parlato molto di Trump, a cui si è affidata per la soluzione della guerra in Ucraina. In pratica, sulle grandi questioni internazionali, Meloni scarica l’Europa e, politicamente, consegna l’Italia totalmente nelle mani degli Usa, omettendo tra l’altro che le proposte da lei avanzate sono state tutte puntualmente ignorate dal presidente americano. Altro che sovranismo, autorevolezza e ruolo ritrovato dell’Italia”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“L’Europa che vuole Meloni è una Europa vassalla di Trump e di Musk, che non costruisce una propria difesa, che accetta passivamente i dazi e che osserva immobile che Russia e Usa si spartiscano l’Ucraina. In questo scenario, Meloni non disegna nè immagina un ruolo dell’Europa, sperando che la zatterina Italia non affondi nell’Atlantico. Tutto l’opposto di quello che chiediamo noi: Europa federale fino agli Stati Uniti d’Europa, esercito comune, politica estera comune, e più integrazione europea. In due parole: più Europa”, conclude Magi.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Nel valzer di poltrone Rai, che inizierà giovedì con una prima tornata di nomine, entrerà presto anche Roberto Genovesi, in procinto di assumere l'incarico di direttore di Rai Kids. A quanto apprende l'Adnkronos, lo scrittore e docente, attuale direttore di Rai Libri (la casa editrice della Rai), prenderà presto la guida di Rai Kids, quando Luca Milano (67 anni il 31 marzo) andrà in pensione. La nomina di Genovesi dunque dovrebbe riguardare una delle prossime sedute del Cda ma non quella di giovedì prossimo.
In pensione, a maggio, dovrebbe andare, a quanto si apprende, anche Marco Varvello, corrispondente Rai da Londra. E al suo posto andrà con ogni probabilità Nicoletta Manzione che lascerà la sede di Parigi, per la quale sarebbe in pole position Gennaro Sangiuliano.
Al momento non è stato ancora deciso chi a Rai Libri prenderà il posto di Genovesi, che ricopre il ruolo da luglio 2023: il nome verrà infatti scelto, successivamente, dal Cda di RaiCom. E l'incarico potrebbe anche essere affidato momentaneamente ad interim ad un dirigente di RaiCom.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Un ulteriore punto di cui ci occuperemo al Consiglio europeo sarà il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali, un passo decisivo e allo stesso tempo una necessità improcrastinabile per dotare l’Europa di un’infrastruttura finanziaria capace di stimolare quegli investimenti privati di cui non possiamo più fare a meno se vogliamo sostenere la competitività. Non possiamo più fingere di non vedere come ogni anno oltre 300 miliardi di euro di liquidità europea finiscano in investimenti extra Ue. Sono investimenti che abbiamo la possibilità, e il dovere, di intercettare. Il Vertice Euro, in agenda per giovedì pomeriggio, ci darà l’occasione di approfondire questi temi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - La procura di Roma ha chiesto il processo per quattro medici in relazione alla morte di Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023. L’accusa contestata è di omicidio colposo. I pm di piazzale Clodio avevano chiuso le indagini lo scorso dicembre nei confronti del radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani. Ora la richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare che prenderà il via il prossimo 19 settembre.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato il provvedimento direttoriale che definisce i termini di apertura dello sportello e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finalizzati a favorire l’acquisto di propulsori elettrici in caso di dismissione di motori endotermici per la nautica da diporto. Le istanze potranno essere presentate dalle ore 12.00 del giorno 8 aprile e fino alle ore 12.00 del giorno 8 maggio attraverso lo sportello online Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Mimit. Lo comunica Confindustria Nautica.
Il provvedimento fa seguito all’adozione del decreto del ministro Adolfo Urso, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze del 5 settembre 2024, e include anche l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione sulle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro.
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Soggetto gestore (www.invitalia.it) ed accessibile anche dal sito del Ministero (www.mimit.gov.it) tramite Spid. È richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (Pec) attiva. I richiedenti possono delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega conferita con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
I soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o Pod è di 10.000 euro. Le agevolazioni concesse sono erogate in un’unica soluzione, successivamente alla integrale conclusione dell’acquisto.
“Questo provvedimento integra le moltissime iniziative di riforma normativa promosse attivamente dall’Associazione nazionale di categoria nell’ultimo biennio, principalmente orientate alla concorrenzialità della grande nautica, alla riduzione degli adempimenti per i diportisti, alla competitività delle aziende del charter e, appunto, alla piccola nautica” - commenta Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. “Voglio a questo proposito ricordare la revisione del Regolamento di attuazione al Codice della nautica, con diverse disposizioni a favore dei natanti, e l’introduzione del Patentino D1, di cui è alla firma il decreto contenente le modalità di esame, in una fase in cui il nostro Ufficio Studi nell’ultima indagine sul mercato ha rilevato che, se le prospettive dell’industria nautica sono complessivamente positive, la piccola nautica registra incertezze”.
Nell’ottica di sostegno all’intero comparto si inquadra altresì il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 65° edizione, di cui lo scorso 20 febbraio sono state aperte le iscrizioni, e che quest’anno vedrà completati i lavori dell’area del Waterfront cittadino ridisegnato da Renzo Piano e si aprirà al pubblico il 18 settembre 2025.
Roma. 18 mar. (Adnkronos Salute) - 'Sos uova' negli Usa, con scaffali vuoti e prezzi alle stelle causati dall'ondata di focolai di influenza aviaria negli allevamenti. "Le uova sono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine di elevata qualità, vitamine e minerali essenziali per il benessere del corpo. Grazie al loro valore biologico e alle numerose proprietà benefiche, sono spesso protagoniste in cucina, sia in preparazioni dolci che salate. La recente epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha portato all'abbattimento di milioni di galline ovaiole. Ma la buona notizia è che esistono molte alternative valide che possono compensare, almeno in parte, le caratteristiche nutrizionali e funzionali delle uova". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione all'Università Lum.
"Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di eliminare le uova dalla propria alimentazione, sia per motivi etici - come nel caso di chi segue una dieta vegana - sia per esigenze di salute, come accade per esempio in caso di allergie o di eventuali intolleranze", osserva Minelli. "Se consumate come alimento principale, alcune fonti vegetali come quinoa, soia e ceci possono rappresentare un'ottima alternativa - suggerisce il docente - poiché ricche di proteine, vitamine e minerali in grado di avvicinarsi ai benefici offerti dalle uova. Sostituire le uova nelle ricette, invece, può risultare più complesso. Oltre ad apportare valore nutrizionale, infatti, questo ingrediente svolge anche un ruolo fondamentale nella struttura delle preparazioni, fungendo da legante e agente lievitante".
Secondo Minelli, "in alcuni casi, i formaggi possono sostituire le uova per il loro elevato tenore in proteine, simile a quello delle uova. In particolare, i sostituti dell'uovo possono essere i formaggi cremosi come la ricotta o il mascarpone, che spesso vengono usati come legante di altri ingredienti in impasti di torte salate, polpette o ripieni; oppure il formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, può dare struttura e compattezza a preparazioni come sformati e gnocchi". Sebbene non esista un unico alimento vegetale in grado di replicare la funzione di legante e di agente lievitante, "è possibile ottenere risultati simili utilizzando diverse alternative. Ad esempio, si possono impiegare ingredienti come purea di frutta, yogurt vegetale o farina di ceci per migliorare la consistenza e il legame tra gli elementi, mentre per la lievitazione si può ricorrere a lievito chimico o bicarbonato di sodio", conclude il medico.