Il Frozen River Film Festival si svolge ogni anno in Minnesota. Quest’anno si tiene dal 22 al 26 Gennaio e sono in progetto 50 fra film e documentari. Ci sono programmi per tutti, bambini, incontri con registi, attori, workshop per imparare i segreti della recitazione, della produzione e del finanziamento.

Mancherà un solo film. FrackNation. E’ questo il film pro-fracking, in parte finanziato dall’industria del petrolio e del gas che era stato accettato al festival, ma che alla fine gli organizzatori hanno dovuto cancellare.

Perché? Perché nessuno – produttori, attori, finanziatori, registi o supporter di varia natura – voleva prendersi la responsabilità di andare sul palco a difenderlo!

E’ la prima volta in nove anni di festival a Frozen River che un film approvato per la proiezione viene cancellato.

FrackNation è stato anche cancellato dal più noto Mountain Film in Telluride, Colorado e soprattutto dal famoso Sundance Film Festival di Robert Redford in Utah appunto per i suoi finanziamenti di origine “petrolifera”.

Uno dei membri della commissione che seleziona i film a Frozen River, Mike Kennedy, dice che l’idea era di programmare una sessione di domande e risposte dopo la proiezione di due film, FrackNation e Gasland2, quest’ultimo documentario indipendente e critico del fracking ma appunto, nessuno si è reso disponibile dallo staff di FrackNation per difenderne le tesi.

Kennedy dice che lui personalmente è contro il fracking, ma che il festival voleva proiettare FrackNation per dare l’opportunità a tutti di illustrare e difendere il proprio punto di vista e per creare un dibattito alla fine il più possibile aperto e inclusivo. Ma nessuno ci è voluto andare. Evidentemente lo sanno anche i signori del fracking che non si può difendere l’indifendibile.

Qui la storia del documentario Gasland. Nel 2009, a Sundance vinse il primo premio nella sezione documentari. Nel 2011 è stato candidato all’Oscar come miglior documentario dell’anno.

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