Entrambi presenti nella sala del Palacongressi a Riccione, ospiti al congresso di Sel, la segretaria della Cgil Susanna Camusso e quello della Fiom, Maurizio Landini si sono ignorati a vicenda per oltre due ore. Al centro dello scontro tra i due c’è la richiesta da parte del leader dei metalmeccanici di mettere ai voti l’accordo Cgil-Cisl-Uil e Confindustria sulla rappresentanza e per questo motivo sospendere il congresso Cgil. “Penso che sarebbe un atto di intelligenza e responsabilità acconsentire alla richiesta che si esprimano gli iscritti – ha spiegato Landini, applaudito molto più di Susanna Camusso dai vendoliani – lo prevede lo statuto della nostra organizzazione, oltre che il buon senso. E poi la Cgil l’ha fatto sull’accordo collettivo del 28 giugno o quando gli altri hanno firmato gli accordi separati. Non capirei se non venisse fatto oggi”. Ma Susanna Camusso non vuole sentire ragioni: “Landini sa bene che questa discussione al direttivo nazionale è stata fatta. Il direttivo Cgil, che è il luogo della decisione, ha deciso che il congresso continua e che nelle assemblee si discute” di David Marceddu