“Chi non salta un indiano è”, hanno scandito i militanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, riuniti in piazza Scala a Milano per chiedere la liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò detenuti in India. “L’Italia interrompa il dialogo con Nuova Delhi”, ha chiesto il presidente di FdI Ignazio La Russa, che suggerisce di mettere in mora le missioni di pace nell’Oceano Indiano così come la partecipazione italiana all’Onu e alla Nato. I 200 presenti hanno manifestato a due passi da palazzo Clerici, dove era in corso un blindatissimo ricevimento del consolato indiano per la Giornata nazionale della Repubblica asiatica. “Niente da festeggiare”, è stato scritto sullo striscione principale. Al termine della manifestazione, Ignazio La Russa e il capo delegazione FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, sono stati ricevuti dal console indiano Manish Parbhat. “Abbiamo espresso la nostra contrarietà all’idea di organizzare una festa per l’India a Milano, proprio mentre due nostri connazionali sono detenuti illegalmente”, ha riferito poi Fidanza. Uscendo dalla sala, riferisce l’Ansa, La Russa e Fidanza avrebbero gridato “vergogna” contro alcuni imprenditori italiani presenti, colpevoli di aver accettato l’invito alla festa “solo per business”. Accuse anche al ministro degli Esteri, Emma Bonino: “Non canti vittoria se la soluzione è l’ergastolo“, avverte La Russa. In queste ore a Davos per il World Economic Forum, la Bonino ha incontrato i titolari delle Finanze e del Commercio di New Delhi, ricevendo l’impegno a escludere la pena di morte. Una promessa resa necessaria dopo la notizia, uscita sui giornali indiani, del via libera del governo locale alla National Intelligence Agency (Nia), l’organismo che conduce le indagini sui marò, per un’incriminazione in base alla legge antiterrorismo, che include anche i reati di pirateria e prevede la pena capitale. La Bonino ha inoltre preteso che entro il 3 febbraio sia dato il via al processo e definito il capo d’imputazione, ancora assente dopo due anni di Franz Baraggino
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