“Il boia Napolitano sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all’opposizione e tagliarci la testa. Ha messo una tagliola sulle opposizioni”. Lo ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Sorial, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio indetta dai 5 Stelle per spiegare le motivazioni che li hanno spinti a inviare una serie di lettere al Capo dello Stato per denunciare la violazione della legge e dei regolamenti sull’approvazione di decreti. I cronisti chiedono: “E’ il primo passo per la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica?”. “No”, risponde Laura Castelli (M5S) che aggiunge: “E’ un atto di tutela nei suoi confronti”. “Nessun passo indietro – sottolinea comunque Sorial. – Si tratta di iniziative che corrono parallele”. Poi, alla domanda se il M5S è intenzionato a indire un referendum tra gli iscritti per la messa in stato di accusa del Capo dello Stato, il capogruppo al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo risponde: “Non ci sarà questa esigenza. Le irregolarità di Napolitano sono sotto gli occhi di tutti”. Santangelo, comunque, invita i media a fare un sondaggio e a chiedere agli italiani se il Capo dello Stato li rapprsenti oppure no  di Manolo Lanaro

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