Secondo una rilevazione di Datamedia nessuna coalizione raggiungerebbe il 37% utile per il premio di maggioranza. Il centrosinistra arriverebbe al 36 e dovrebbe affrontare il secondo turno con il centrodestra (34,4)
Che Parlamento avremmo con l’Italicum ancora rivisto dopo l’ennesima intesa Renzi-Berlusconi? L’ipotesi si basa su un sondaggio, ma è interessante vedere che, se si votasse domani, nessuna delle coalizioni – né quella di centrosinistra né quella di centrodestra – riuscirebbe ad aggiudicarsi il premio di maggioranza del 15%, che scatta superando la soglia del 37%. Le proiezioni realizzate da Datamedia Ricerche, istituto diretto da Natascia Turato, per Il Tempo, (nell’ultima settimana) registrano un incremento per la coalizione di centrodestra dello 0,6% attestandosi, che si attesta al 34,4%, mentre quella di centrosinistra con il 36% segna un -0,1%.
Nel dettaglio nell’area di centrodestra si registra un incremento di Forza Italia che si attesta al 22,3% (+0,3%), il Nuovo centrodestra è al 4,9% (-0,1), la Lega Nord è stabile al 3,5%, Fratelli d’Italia – AN è al 2,2% (+0,2), La Destra stabile all’1% e altri di cdx sono allo 0,5%.
Sul versante opposto il Partito democratico, nonostante il dinamismo di Renzi perde lo 0,3 e scende al 32%, Sinistra ecologia e libertà, sfrutta l’onda del congresso di Rimini e acquista lo 0,3, toccando il 2,9%. Gli altri di centrosinistra fermi all’1,1% (-0,1). Il Movimento 5 Stelle con il 20% fa segnare un incremento dello 0,7%. Mentre Scelta Civica è in discesa dello 0,2% con l’1% delle preferenze e l’Udc al 2,6% (+0,2).
Il duo Renzi-Berlusconi conquista fiducia. Matteo Renzi si conferma il leader più apprezzato con un trend in crescita. Il segretario del Pd è al 57% (+2% rispetto a dicembre). E’ seguito da Silvio Berlusconi con il 26% (+1%), Beppe Grillo con il 21% guadagna un punto. Cresce anche Nichi Vendola con il 18% (+2%) , mentre perde (-1%) Angelino Alfano con il 15%.
Chi continua a perdere consensi è il governo Letta. Rispetto alla rilevazione di dicembre, la fiducia nel premier Enrico Letta cala di 3 punti e si attesta al 35%, perde anche il suo governo (-1) che ha la fiducia del 28% del campione. Per quanto concerne la fiducia nei singoli ministri, tutti quanti fanno registrare il segno meno. Emma Bonino resta la più apprezzata con il 44% (-3). Ultimo è Fabrizio Saccomanni che perde il 2% e tocca quota 15%.