La compagnia, spiegano le parti sociali, ha aperto il tavolo per la cassa integrazione due giorni fa, prima dell'incontro con il ministro dei Trasporti Lupi
Da due giorni Alitalia ha aperto la procedura per gli ammortizzatori sociali equivalenti ai 1.900 esuberi stimati dall’ultimo piano industriale della compagnia. Lo annuncia il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano, al termine dell’incontro tra il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, l’azienda e i sindacati.
Duri i sindacati. “Abbiamo criticato la scelta strumentale dell’azienda di aver avviato la procedura per la cassa integrazione”, commenta il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Ci aspettiamo che l’azienda – aggiunge – farà una proposta diversa nelle prossime ore”, sottolineando che per la Cgil le condizioni restano quelle poste all’inizio della vertenza che “non si può chiudere avendo degli esuberi”.
“Se ci sono esuberi no, ma con una soluzione che garantisca tutti sì”. Questa la posizione del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che spiega a quali condizioni il sindacato darà il proprio consenso all’accordo sul piano industriale. “Bisogna dare atto – continua Angeletti – che stavolta il governo ha fatto una regia assolutamente utile ed efficace”.
Contrario al piano dell’azienda anche il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella: “Non ci stiamo agli aut aut: i lavoratori di Alitalia hanno già dato”. “Noi – continua Centrella – non vogliamo esuberi e su questo l’azienda finora ha proposto contratti di solidarietà e altro”.
Il 22 gennaio scorso, Alitalia aveva già confermato ai sindacati l’intenzione agli ammortizzatori sociali per far fronte all’esubero di forza lavoro stimato dall’azienda. In dettaglio la compagnia ha indicato la necessità di tagliare 280 piloti, 350 assistenti di volo, 480 assistenti di terra, 190 persone nella manutenzione e 600 negli uffici.