Passate parola

“Sex toys, cade il tabù. A comprarli sempre più donne. Il 28% delle italiane ne ha uno”

A rivelarlo i dati raccolti da 'MySecretCase', il primo sito italiano di ecommerce di giocattoli erotici. Chi li acquista? "Di solito è la compagna a introdurlo nella coppia". In media la spesa è di 90 euro e le clienti più attive provengono dal nord est. La sessuologa Marina Anzil: "Nonostante la matrice cattolica del Paese, viviamo un periodo di maggiore libertà rispetto al passato"

L’uso dei sex toys è sempre meno tabù tra le donne. A rivelarlo i dati raccolti da ‘MySecretCase‘, il primo sito italiano di vendite online di giocattoli per donne che, lo scorso Natale, per lanciare i suoi prodotti ha addobbato con vibratori e geisha balls un abete in corso Como a Milano, successivamente rimosso dal Comune perché “causa di disagio”. Secondo il sito fondato da Norma Rossetti, che dalla Germania, dove vive, ha pensato di inserirsi in un settore ancora scoperto, il 28% delle donne italiane dichiara di possedere e utilizzare abitualmente i sex toys. Percentuale ancora ridotta se comparata con quella di altri Paesi: 60% delle americane, 49% delle inglesi, al 46% delle tedesche. Un trend dovuto a diversi fattori. Tra questi anche i coming out di star come Lady Gaga, Demi Moore, Cameron Diaz, i film e le serie tv dove si parla di sesso e autoerotismo e il proliferare di romanzi erotici pensati per un pubblico femminile.

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“Stiamo sicuramente vivendo un periodo di maggiore libertà rispetto al passato per quanto riguarda l’autoerotismo femminile – spiega Marina Anzil, sessuologa dell’Associazione italiana sessuologia psicologia applicata (Aispa) – un fatto importante considerando soprattutto la matrice cattolica italiana che ha sempre puntato il dito contro la masturbazione maschile e che non ha mai davvero preso in considerazione quella femminile. Si tratta di un tabù che comunque resta, che viene da una tradizione di negazione della conoscenza del proprio corpo”. Invece questa pratica permette alle donne di conoscersi e capire quali possono essere le diverse modalità del piacere. “Resta uno dei punti di partenza della terapia clinica – continua Anzil – proprio perché permette, attraverso anche la memoria delle sensazioni che arrivano già da quando si è piccole, di capire come raggiungere l’orgasmo che non è soltanto vaginale, come ancora generalmente si crede. Soltanto il 40% delle donne, infatti, riesce a godere attraverso la penetrazione. La maggioranza, il 60%, ha orgasmi che avvengono attraverso la stimolazione della clitoride”.

Secondo uno studio dell’Università americana dell’Indiana, chi utilizza abitualmente sex toys ha un miglior rapporto con la sessualità che si traduce in maggior desiderio e un piacere più intenso e soffre meno di problemi (come dolore o difficoltà a raggiungere l’orgasmo) nei rapporti sessuali. Oltre al fai-da-te, questi strumenti vengono usati anche per i rapporti di coppia. Nella maggior parte dei casi sono proprio le donne a introdurre il giocattolo erotico all’interno della relazione. “I partner maschi a volte non sono così ricettivi nel capire quali sono le modalità migliori per provocare l’orgasmo nella donna – sottolinea Anzil – perché restano legati all’idea che la penetrazione risolva tutto. In realtà è un atto definitivo per loro, non per forza per la partner. Non tutti ovviamente, ce ne sono di più abili a considerare il corpo in ogni sua parte”.

Al di là delle modalità di utilizzo, quel che emerge dai dati è che le clienti più attive sono maggior nell’Italia del nord est (45%). Segue il centro, con un 25%, il nord ovest, il sud e le isole, entrambi con un 15 per cento. La spesa media per ordine è di 90 euro. Le categorie più gettonate sono vibratori (40%), Geisha balls (25%), prodotti cosmetici (10%), modelli per la coppia (25%).