La differenza sta tutta nel “tra l’altro”. Media e politici hanno sfruttato l’innocua e insospettabile locuzione “tra l’altro” come fossa per seppellire il cadavere del nemico.

Repubblica.it scrive che il decreto Imu-Bankitalia  abolisce “tra le altre cose” la seconda rata dell’Imu.

Laura ‘tagliola’ Boldrini assicura su Facebook che un’eventuale decadenza del suddetto decreto “avrebbe, tra l’altro, anche la disastrosa conseguenza di costringere gli italiani a versare la seconda rata dell’Imu sulla prima casa”.

Roberto Speranza (Pd) sentenzia, senza tante locuzioni, che “M5S vuol far pagare la seconda rata Imu agli italiani”.

Un allarmato Dario Franceschini (Pd) definisce “dissennati” i pentastellati che rischiano di far pagare l’Imu agli italiani.

Hanno tutti mentito: sono ‘boia’ della verità dei fatti.

Franceschini (e per conseguenza logica Boldrini, Speranza e compagni) è stato penosamente sbugiardato da Enrico Mentana durante il Tg La7: la decadenza del decreto Imu-Bankitalia non avrebbe comportato il pagamento della seconda rata dell’Imu sulla prima casa.

Quello che Repubblica.it e Laura Boldrini etichettano “tra l’altro” sono i sei articoli su sette del decreto Imu-Bankitalia che non riguardano l’Imu e in cui c’è di tutto, nel folkloristico eclettismo dei decreti omnibus (condannati da Napolitano già nel 2009, poi a fine 2013 nel caso del defunto decreto Salva Roma: eppure il silenzio-assenso del presidente della Repubblica ha assistito inerte allo scatto della ‘tagliola’ firmata Boldrini, assassina dell’opposizione del Movimento 5 Stelle, Fdi, Lega e persino Sel): 7,5 miliardi di euro regalati alle banche private, alienazione di immobili pubblici, condoni, aumenti di accise della benzina, eccetera.

Un “tra l’altro” che la stampa non si preoccupa di esplicitare: secondo i media il decreto Imu-Bankitalia è esclusivamente un atto di generosità del governo Letta nei confronti dei cittadini italiani, salvati dall’onere della seconda rata dell’Imu.

Se Franceschini è stato bastonato da Mentana, alla Boldrini è andata peggio: è finita massacrata da una folla di oltre 8.000 italiani. Spulciando fra i commenti al post della Boldrini che annunciava la ‘tagliola’, è evidente che quasi nessuno ha creduto al presidente della Camera. La maggior parte dei commentatori è convinta che la Boldrini non solo nasconda la verità sul decreto Imu-Bankitalia, ma tradisca l’imparzialità propria del suo ruolo istituzionale, schierandosi politicamente.

Concludiamo con un invito a tutti: controllate sul Web se quello che abbiamo scritto è vero, fatelo con qualsiasi articolo in rete, non leggete superficialmente, verificate l’attendibilità delle fonti citate. Dovete abituarvi a essere un po’ giornalisti voi stessi, perché la grande produzione di informazione, salvo poche oasi, è inquinata: per non morire intossicati, non resta che l’autoproduzione. Dobbiamo curare con passione il nostro orticello di informazioni: chi dovrebbe farlo per mestiere, salvo pochi giornalisti che sfiorano l’eroismo, ha rubricato la verità dei fatti nella macrocategoria “tra l’altro” della sua coscienza umana e professionale.

Ps. Quando scriviamo “boia della verità”, “assassina dell’opposizione”, “Franceschini bastonato da Mentana”, “massacrata da una folla di oltre 8.000 italiani”, sono soltanto metafore: purtroppo la sberla che si è beccata Loredana Lupo (M5S) da Stefano Dambruoso (Scelta civica) era fuor di metafora.

di Francesco Manna (@FrancescoLamana) e Annalisa Rossi (@annalisaros)

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