Nel registro degli indagati della Procura di Napoli anche i fratelli Giovanni e Antonio, l’ex prefetto di Caserta ed ex deputato del Pdl Maria Elena Stasi e l’ex sindaco di Villa di Briano (Caserta) Raffaele Zippo. Contestata l'aggravante dall’avere agito per agevolare il clan camorristico dei Casalesi
L’ex parlamentare del Pdl Nicola Cosentino, i fratelli Giovanni e Antonio, l’ex prefetto di Caserta ed ex deputato del Pdl Maria Elena Stasi e l’ex sindaco di Villa di Briano (Caserta) Raffaele Zippo sono indagati dalla Procura di Napoli per l’ipotesi di reato di estorsione aggravata dall’avere agito per agevolare il clan camorristico dei Casalesi.
La vicenda – anticipata dall’edizione on line dell’Espresso – si riferisce al presunto allontanamento di un dirigente del Comune di Villa di Briano che avrebbe concesso, a un imprenditore concorrente della famiglia Cosentino, che è titolare della Aversana Petroli, l’autorizzazione ad aprire un distributore di benzina. Nei riguardi di Stasi, che è difesa dall’avvocato Giuseppe Fusco, i pm Antonello Ardituro e Francesco Curcio hanno emesso un invito a comparire per lunedì prossimo. L’invito è stato notificato nei giorni scorsi.
L’inchiesta verte in particolare sulla posizione della famiglia Cosentino nella vendita dei prodotti petroliferi in provincia di Caserta. Oltre all’ex sottosegretario Nicola Cosentino, ai due fratelli, all’ex sindaco di Villa di Briano e all’ex prefetto di Caserta, ai quali viene contestato anche il reato di illecita concorrenza, sono indagati alcuni funzionari e dirigenti del piccolo Comune del Casertano. Tra gli elementi di accusa agli atti dell’inchiesta figurano intercettazioni e dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.