Sette Paesi europei coinvolti, oltre un centinaio di corsi e seminari in 18 atenei d’Europa, organizzazioni non governative e associazioni studentesche, tre anni di attività per “creare” un esercito di professionisti di Salute globale. La ong Medici con l’Africa Cuamm di Padova, all’interno di un progetto dell’Unione europea dal titolo “Equal opportunities for health: action for development” ha realizzato corsi per formare oltre mille professionisti in Salute globale tra medici, ostetriche, infermieri e operatori sanitari. I corsi si sono tenuti direttamente nei Paesi europei che hanno aderito al progetto (Italia, Malta, Polonia, Lettonia, Ungheria, Romania e Bulgaria).

Un piccolo drappello di esperti che a loro volta sta già organizzando corsi ad hoc per formare altri professionisti nelle università dei Paesi d’origine, una formazione “a rete” incentrata sulle conoscenze necessarie per affrontare le nuove malattie conseguenti alla globalizzazione e al recente flusso migratorio nei diversi Paesi europei. “Il Progetto intende dare spazio alla sensibilizzazione ed educazione per la Salute globale – dicono al Cuamm – con l’obiettivo di costruire dei percorsi professionali che tengano conto di tematiche come la globalizzazione, la cooperazione sanitaria internazionale e i nuovi fattori diventati determinanti per la salute”. L’obiettivo è costruire una nuova idea europea di salute, che vada dalla gestione di alcune malattie per noi “nuove” o dimenticate all’accessibilità alle cure delle diverse popolazioni, alla sostenibilità dei singoli sistemi sanitari.

Il progetto dell’Ue, di cui Medici con l’Africa Cuamm è capofila, ha avuto durata triennale (2011-2014); i risultati saranno presentati a Padova il primo febbraio durante un evento che è già diventato il punto di riferimento internazionale per gli operatori europei della cooperazione.

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