Il 1° Febbraio 1945, poco prima della conclusione della seconda guerra mondiale, il secondo governo Bonomi – su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi – introduceva in Italia il suffragio universale. Da quel luminoso giorno, abbiamo assistito – maschi e femmine finalmente tutti uguali – a un’incessante alternanza di riforme elettorali e alla ricerca di relativi nomi esotici per onorarne l’ideatore (il Tatarellum per Tatarella, il Mattarellum per Mattarella, il Porcellum per Calderoli).
Oggi, a distanza di 69 anni, la discussione avvampa di nuovo e Rosa depone il suo ricordo per raccontare quanto sia difficile, da sempre, veder realizzato il diritto fondamentale di ogni cittadina e di ogni cittadino: essere e sentirsi veramente liberi dentro alla cabina elettorale.