Calisto Tanzi torna a casa e questa volta non è solo per trascorrere un fine settimana con la famiglia durante le feste natalizie. L’ex patron della Parmalat a metà gennaio ha lasciato l’ospedale Maggiore di Parma per evitare il contagio dall’ influenza. In periodo di emergenza per il diffondersi della malattia stagionale, l’ospedale sta procedendo a una razionalizzazione dei posti letto e Tanzi probabilmente si sarebbe potuto trovare in stanza altri pazienti ricoverati proprio per l’influenza. Una possibilità che, secondo il legale dell’ex re del latte, avrebbe compromesso le sue condizioni di salute già precarie. “Quando i medici ci hanno comunicato che sarebbe stato necessario ricoverare altre due o tre persone insieme a Tanzi, ho presentato istanza al giudice affinché potesse ritornare temporaneamente a casa – ha spiegato l’avvocato Franco Magnani – Tanzi ha gravi patologie e in questo modo avrebbe rischiato il contagio”.
Il giudice, dopo essersi consultato con i medici del Maggiore, ha accordato a Tanzi il permesso, anche perché il fatto di essere in una stanza con altre persone avrebbe in parte attenuato la sua detenzione domiciliare, che non prevede contatti con l’esterno, se non con i suoi famigliari. Così Tanzi è ritornato nella sua villa di Alberi, alle porte della città, e vi rimarrà fino alla fine di febbraio, quando si sarà concluso il periodo di allarme influenza. Tanzi è ricoverato al Maggiore da marzo 2013, dove sta scontando i domiciliari dopo essere finito in carcere nel maggio 2011 per la condanna a otto anni e un mese per aggiotaggio. Da quando era stato arrestato, era ritornato per la prima volta a casa lo scorso Natale con un permesso speciale, proprio in concomitanza con il decimo anniversario del crac della Parmalat del 2003. Il suo legale però frena nel parlare di questo rientro ad Alberi come una sorta di detenzione domiciliare a casa: “Non è ai domiciliari nella sua abitazione, ma è in permesso temporaneo a causa di un’emergenza, riconosciuta dallo stesso ospedale, dove rientrerà in questo periodo per tre volte per sottoporsi a delle cure”. Anche una volta passato il periodo dei mali stagionali e dell’allarme influenza però, Tanzi non ritornerà al Maggiore sette giorni su sette: il giudice ha concesso che nei fine settimana l’ex imprenditore possa tornare a casa, visto che non deve ricevere cure. “E’ anche una questione di alleggerire la spesa medica – ha continuato Magnani – Il sabato e la domenica non riceve cure e occupa un letto senza motivo, quindi il magistrato, su parere dei medici, ha dato il via libera”.
Dopo essere tornato di nuovo nella sua abitazione a metà gennaio, nei giorni scorsi Tanzi ha reso la sua testimonianza in Tribunale insieme all’ex direttore finanziario di Parmalat Franco Gorreri nell’incidente probatorio per il filone Verona Calcio, che vede coinvolto anche l’ex presidente dell’Hellas Verona Giambattista Pastorello. Tanzi, che è accusato di bancarotta fraudolenta, ha deciso di patteggiare due mesi, che dovranno essere confermati dai giudici il 27 marzo. Nei prossimi mesi però altri processi lo vedranno tornare nelle aule dei tribunali: Parmatour a febbraio e poi il 4 marzo l’appuntamento cruciale con la Cassazione, che dovrà pronunciarsi sulla condanna di 17 anni e 10 mesi di carcere per il filone principale del crac Parmalat.