La Casta rinuncia alla pensione futura. Ma solo per intascare subito i soldi. Anzi succede che il consiglio regionale nella notte - con il voto contrario del Pd - approvi nella manovra finanziaria anche un emendamento sui vitalizi, presentato dal centrodestra. Che non è stato firmato da Daniele Cantore, capogruppo di Ncd, e Mario Carossa della Lega Nord
La Casta rinuncia alla pensione futura. Ma solo per intascare subito i soldi. Anzi in Piemonte succede che il consiglio regionale – con il voto contrario del Pd – abbia approvato nella manovra finanziaria anche un emendamento sui vitalizi, presentato dal centrodestra. La norma prevede che i consiglieri – molti dei quali indagati per l’inchiesta sui rimborsi – possano ritirare subito i contributi versati, rinunciando al vitalizio che spetterebbe una volta raggiunta l’età pensionabile. L’emendamento è passato con i voti di una parte della maggioranza. Daniele Cantore, capogruppo di Ncd, e Mario Carossa della Lega Nord, non lo hanno firmato. Calcolando tra 100-130mila euro a consigliere e altrettanti ad assessore il bottino che si portano a casa i politici piemontesi arriva a 7 milioni. Senza considerare che diversi esponenti sono stati in carica per più di una legislatura e quindi avranno diritto a un importo decisamente più alto; facendo di fatto raddoppiare la spesa per le casse della Regione.
La scelta è stata ritenuta “inopportuna” non solo dalle opposizioni, ma anche da alcuni consiglieri di maggioranza. “Era il momento meno opportuno per fare questa discussione” ha detto infatti il capogruppo leghista Mario Carossa. “La maggioranza – ha commentato il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna – si è concentrata su una misura di cui non si coglie l’urgenza, nonostante lo stesso presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, avesse chiesto di soprassedere. Il fatto che l’unico emendamento del centrodestra sia stato sui vitalizi, la dice lunga su quali siano le sue reali priorità”.
Il Bilancio di previsione 2014, pluriennale 2014-2016 della Regione Piemonte, è stato approvato dopo una lunga giornata, alla scadenza dell’esercizio provvisorio, con 25 voti favorevoli e 2 non votanti. Un testo, basato su disposizioni indifferibili e urgenti, che completa la manovra finanziaria 2014, dopo l’approvazione, poche ore prima, della legge Finanziaria 2014. Nelle battute conclusive vi erano stati aggiustamenti frutto del confronto tra Giunta regionale, rappresentata dal vicepresidente Gilberto Pichetto, maggioranza e opposizione: ancora 7 milioni in più per le politiche sociali (anziani), altri 500 per l’Ipla e un aggiustamento in positivo per i fondi ex Gescal nell’edilizia. La prossima settimana (lunedì l’attività istituzionale sarà ferma mentre), martedì 4 febbraio riprenderà con la Conferenza dei capigruppo e l’esame in I Commissione – martedì 4 e mercoledì 5 – del ddl n. 373 sulla montagna.