Tra dieci giorni arriverà la sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe annullare l’elezione di Roberto Cota e tutto il Consiglio regionale del Piemonte. Con il decadimento dietro l’angolo i consiglieri si sono messi all’opera per evitare di perdere i propri privilegi e, ieri notte, nella legge di bilancio regionale, hanno aggiunto e approvato un emendamento sui vitalizi. Cota annucia che dalla prossima legislatura i vitalizi saranno aboliti, mentre la pensione è assicurata per il parlamentino in carica. Anzi, per i consiglieri c’è la possibilità di ritirare subito tutto l’accantonato, oltre 100mila euro a testa. Il governatore leghista ha partecipato oggi a una manifestazione dei Giovani padani a Torino, annunciando che nella sua legislatura ci sono stati “tagli per 30 milioni di euro ai costi della politica”. Ma di vitalizi non vuol parlare. Pressato dai cronisti che gli chiedono conto dell’emendamento approvato ieri sera, sbotta. E a pochi centimetri dall’obbiettivo de ilfattoquotidiano.it, urla: “Ho detto quel che volevo dire, queste sono solo strumentalizzazioni e non corrispondono a verità”. Intanto la procura di Torino continua il proprio lavoro sui rimborsi ai gruppi consiliari, sono 43 gli indagati, Cota tra questi, poco meno di quanti ieri sera hanno votato l’emendamento sui vitalizi di Cosimo Caridi
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