Mi raccomando non cadete nella trappola e siate intelligenti.

Non avendo sortito alcun effetto con la storiella dell’opposizione “fascista” alla “democratica” ghigliottina della Boldrini, l’area centro-sinistra-destra compresa la sua stampa, ha colto l’occasione al volo, con l’ultimo post di Grillo, per far passare il messaggio che il M5s è un movimento di intolleranti o peggio.

“Cosa faresti in auto con la Boldrini?” era il titolo, senz’altro provocatorio e forse più adatto ad attirare i followers di “youporn”, del post di Grillo. Ma poi bastava cliccare sul link sotto il titolo per capire che l’intenzione non era quella di richiamare gli istinti repressi di un gruppetto di cretini, mossi chissà da quali ideologie politiche.

Peccato che tutta la stampa “non libera”, per fare uscire la notiziona, abbia visto bene di eliminare il link al video con un “parziale” copia e incolla del post di Grillo così dandogli, volutamente, un significato completamente diverso.

Vi confesso che Grillo mi piaceva molto come comico, meno come politico. Ma perfino un bambino di due anni si rende conto quando l’informazione è deformata. Ed io, che un po’ di onestà intellettuale credo di averla, vorrei essere informato e non il contrario.

Così capita che i più adulti, assuefatti dal loro colore di partito, comincino a postare online dei lunghi commenti nei quali, oltre ad esprimere solidarietà alla Boldrini (l’ho fatto pure io), utilizzano il medesimo e parziale copia e incolla delle loro fonti per dirci che il M5s è un movimento di fascisti e che Grillo inneggia allo stupro. Questo d’altra parte è lo stile delle campagne elettorali di oggi.

E no, mi dispiace deludervi. Non sono come ha scritto un lettore sotto un mio post il “Ghedini del M5s” (le avessi le sue tenute in campagna io…). Sono semplicemente un nostalgico degli anni in cui, quando si andava a votare, si dava la preferenza e porto sempre nel cuore il partito di Achille Occhetto. Allora, si poteva ancora parlare di sinistra. 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

M5S, i libri che bruciano e la rabbia

next
Articolo Successivo

M5S: perché Di Battista può togliere molti voti al Pd (e non solo)

next