Stop della commissione Lavoro della Camera alla proposta di legge Meloni sulle cosiddette pensioni d’oro. La maggioranza ha votato un emendamento soppressivo criticando la scelta di fissare il tetto a 3.200 euro netti inclusa previdenza integrativa e complementare. Il relatore riferirà mercoledì in Aula in senso contrario.

“Un segnale pessimo”, commenta la capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sottolineando di “aver dato parere favorevole alle proposte emendative” della maggioranza tra cui l’innalzamento del tetto a 5mila euro netti. “Il voto di oggi dimostra come la maggioranza non voglia intervenire nel merito”, aggiunge evidenziando come “la commissione abbia avuto tutto il tempo necessario”.

“Proporrò il rinvio in commissione”, annuncia la relatrice al testo sulle pensioni d’oro, Marialuisa Gnecchi (Pd), auspicando che in “in questo modo si possa agire sul serio” e assicurando che “questo è un problema che si vuole affrontare evitando però i guai già visti sui dati”. E aggiunge: “Contiamo sul nuovo presidente dell’Inps affinché possa rispondere alle richieste del Parlamento”. Uno dei nodi che ha portato a non mettere a punto una proposta unitaria su questo tema – spiega Gnecchi – è stata infatti la difficoltà ad avere dall’Istituto di previdenza le informazioni necessarie.

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