Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Ballarò (Rai Tre) con la rovente polemica tra il presidente della Camera e il M5S, a seguito del post di Beppe Grillo: “Giova, ma tu con la Boldrini in auto cosa faresti? Fare certe domande in rete è come scrollare un elefante che ha mangiato una montagna di prugne. Grillo si è giustificato che i commenti volgari e sessisti sono arrivati di notte, nessuno controllava e non hanno potuto toglierli. Ma Grillo” – continua – “se tu fai una domanda così e poi vai a dormire, non è che poi ti risponde Petrarca con un sonetto. Grillo e Casaleggio sarebbero i maghi della comunicazione? Dicono che la rete è il mezzo migliore e poi non sanno come funziona”. E aggiunge: “E’ ovvio che ti scrivono i matti alla decima pinta di birra. Se io la sera scrivo sul mio profilo ‘Ho un cetriolo in mano cosa ne faccio?’, quanti saranno quelli che mi danno la ricetta dei sottaceti?“. Il comico ligure passa in rassegna tutti gli avvenimenti “deliranti” della settimana e improvvisa un’imitazione del giornalista Paolo Mieli. Menziona poi la liaison ritrovata tra Berlusconi e Casini: “Casini non l’ho mai visto in piedi. Com’è? Alto, basso? Io l’ho sempre visto col culo su una poltrona. Casini è come la Barbie, ma è una Barbie in una sola versione: sulla poltrona, sopra la poltrona, incollato alla poltrona, la poltrona incollata a lui“. Crozza si rivolge, quindi, a Giovanni Toti, direttore del Tg4: “Berlusconi ha lanciato prima Fini, poi Alfano e adesso tocca a lei. Toti, ce li tocchiamo i maroni? L’unico che ha passato più tempo di Toti a Mediaset è il Gabibbo. Uno è un personaggio pacioccone, con la voce buffa, che dice cose pensate da altri. L’altro è un pupazzo rosso”. Gran finale con l’imitazione di Sergio Marchionne, con il suo ormai celebre refrain “non voglio che mi si dica grazie”
Politica - 4 Febbraio 2014
Crozza a Ballarò: “Casini? Mai visto in piedi. Sempre col culo su una poltrona”
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Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Ballarò (Rai Tre) con la rovente polemica tra il presidente della Camera e il M5S, a seguito del post di Beppe Grillo: “Giova, ma tu con la Boldrini in auto cosa faresti? Fare certe domande in rete è come scrollare un elefante che ha mangiato una montagna di prugne. Grillo si è giustificato che i commenti volgari e sessisti sono arrivati di notte, nessuno controllava e non hanno potuto toglierli. Ma Grillo” – continua – “se tu fai una domanda così e poi vai a dormire, non è che poi ti risponde Petrarca con un sonetto. Grillo e Casaleggio sarebbero i maghi della comunicazione? Dicono che la rete è il mezzo migliore e poi non sanno come funziona”. E aggiunge: “E’ ovvio che ti scrivono i matti alla decima pinta di birra. Se io la sera scrivo sul mio profilo ‘Ho un cetriolo in mano cosa ne faccio?’, quanti saranno quelli che mi danno la ricetta dei sottaceti?“. Il comico ligure passa in rassegna tutti gli avvenimenti “deliranti” della settimana e improvvisa un’imitazione del giornalista Paolo Mieli. Menziona poi la liaison ritrovata tra Berlusconi e Casini: “Casini non l’ho mai visto in piedi. Com’è? Alto, basso? Io l’ho sempre visto col culo su una poltrona. Casini è come la Barbie, ma è una Barbie in una sola versione: sulla poltrona, sopra la poltrona, incollato alla poltrona, la poltrona incollata a lui“. Crozza si rivolge, quindi, a Giovanni Toti, direttore del Tg4: “Berlusconi ha lanciato prima Fini, poi Alfano e adesso tocca a lei. Toti, ce li tocchiamo i maroni? L’unico che ha passato più tempo di Toti a Mediaset è il Gabibbo. Uno è un personaggio pacioccone, con la voce buffa, che dice cose pensate da altri. L’altro è un pupazzo rosso”. Gran finale con l’imitazione di Sergio Marchionne, con il suo ormai celebre refrain “non voglio che mi si dica grazie”
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Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein