Rinuncia alla propria indennità di sindaco e devolve l’intera somma per le spese della mensa scolastica e dei servizi agli anziani. Una scelta di routine, si direbbe, ad ascoltare, Mauro Riccioni, primo cittadino di Gagliole (Macerata), paesino di 730 anime a 600 metri sul livello del mare, feudo Dc dal ’49 al ’93 poi governato dal Ds-Pd fino a otto mesi fa.
42 anni, avvocato, Riccioni è militante da sempre nel Partito Comunista di Marco Rizzo, ed è diventato sindaco nel maggio 2013 grazie alla lista civica “di sinistra” Per Gagliole che ha battuto 55% a 45% gli avversari di Patto Civico (Pd). “Una lista progressista e democratica la nostra”, spiega a ilfattoquotidiano.it Riccioni, “costruita assieme a simpatizzanti dei 5 Stelle e fuoriusciti dal Pd. Nessuno ha fatto pesare l’appartenenza o il richiamo a qualche partito, ma abbiamo pensato tutti ad un obiettivo comune: ridurre il debito comunale di Gagliole lasciatoci dalle precedenti giunte Pd che era diventato altissimo sfiorando i 200mila euro annui”.
Riccioni ha modi diretti da persona pragmatica ed equilibrata: “Appena eletto con la mia giunta siamo intervenuti su tre punti chiave: il taglio delle consulenze esterne che costavano tra i 50 e i 100mila euro; la ricerca di contributi europei a fondo perduto; l’obbligo di rimettere mano alla pianta organica del Comune. Ad esempio – specifica entrando nel dettaglio – l’unico vigile urbano ci costava 40mila euro l’anno per lavorare un giorno a settimana, ma da quando ci sono io, e in accordo con lui, lavora anche per altri comuni limitrofi ammortizzando la nostra spesa; la stessa cosa per chi lavora all’ufficio ragioneria”.
Poi ecco il colpo di scena di queste ore: niente rimborsi telefonici e indennità da sindaco devoluta in beneficenza per scuole e anziani: “Nessuna sorpresa. L’avevo promesso in campagna elettorale. E come me l’avevano detto e lo stanno facendo vicesindaco e consiglieri comunali. Io prenderei 970 euro al mese, il vice 250, i consiglieri un centinaio di euro al mese in totale. Da oggi questi soldi vanno tutti per finanziare la scuola materna ed elementare del paese d’ora in poi gratuita, e a supportare i costi di mantenimento degli anziani sia nella casa di riposo di Gagliole, sia per chi, e qui sono tanti, scelgono di tenere il proprio caro in famiglia”.
Nel recente passato Riccioni ha poi eliminato l’autovelox che multava chi andava oltre i 50 all’ora su un rettilineo (“una vergogna”) e attuato anche scelte impopolari – 10mila euro di luminarie natalizie tagliate e poi montate a spese dei privati -rimanendo un vero comunista: “Con Marx e Keynes potremmo uscire da questa crisi di sovrapproduzione mondiale redistribuendo la ricchezza tra le classi, ma prima ancora dobbiamo uscire dall’euro perché questa politica monetaria non permette l’autonomia dei singoli stati”.
Intanto per chi volesse visitare Gagliole (“l’unico comune in Italia che ha votato una risoluzione pro governo siriano”), Ricciardi ricorda che l’ostello comunale, pronto tra qualche mese, costerà 25 euro a notte, vitto e alloggio compresi, sia in camere singole e doppie: “Da qui si parte per escursioni sull’Appennino anche a cavallo e si respira davvero aria buona”.