Diete specifiche, come quelle prive di glutine o di lattosio, sono sempre più diffuse. I locali si adattano a una clientela che cambia anche in questo senso. Come l'Ox Restaurant, nella città di Portland
Allergie e intolleranze alimentari vanno a cena fuori. Non solo i supermercati si stanno attrezzando con un’offerta per diete specifiche, gluten free o senza lattosio, per citarne alcune. Anche i ristoranti devono venire a patti con le esigenze dei clienti. Ad esempio come fa il ristorante argentino Ox Restaurant, un locale della città di Portland, Oregon.
Piuttosto esplicita la foto che vedete qui in alto: mostra un collage di post-it con i dettagli di tutte le restrizioni alimentari dei clienti seduti ai tavoli in una giornata di servizio. Al tavolo 43 siede un intollerante al lattosio e un allergico alle uova, all’11 sono bandite le preparazioni con il glutine, al numero 17 niente granchio in tavola, al 44 no a carne o pesce: il cliente è vegetariano. E così avanti: via il mango, via i crostacei.
Una lunga parata che lo show Porlandia ha portato in tv inscenando un “Allergy Pride”. Nel loro post su Instagram che ha fatto il giro del web, gil chef del ristorante Ox, Greg e Gabrielle Quiñónez Denton, hanno commentato: “nothin’ special“. Diete “speciali” che, infatti, lo sono sempre meno perché sempre più diffuse. E con cui anche la ristorazione deve fare i conti. Anche perché con le allergie non si scherza, come si vede in questa ricevuta di un ristorante cinese che va dritta al punto.