Sbarca anche in Europa la linea audace del modello americano. Che guadagna dall'alleanza Fiat-Chrysler più di quanto si possa immaginare al primo sguardo
In tempo di alleanze e di architetture flessibili, succede anche questo, che un americanissimo modello Jeep sia costruito su una piattaforma Fiat. In particolare, su quella che, internamente, viene chiamata CUS-wide: una versione allargata della piattaforma utilizzata per l’Alfa Romeo Giulietta (che prossimamente servirà da base anche per una Suv del Biscione), debitamente adattata per ospitare la trazione integrale, requisito essenziale di ogni modello Jeep. Sono addirittura tre i diversi sistemi 4×4 disponibili per la nuova Cherokee, tutti gestiti elettronicamente, più o meno votati alla guida in fuoristrada. A livello meccanico, la Cherokee 2014 è completamente nuova, come conferma la gamma dei motori. Per lo sbarco in Europa, la Jeep ha infatto dotato il modello di un motore diesel, anch’esso d’origine Fiat: il 2.0 Multijet da 170 CV, offerto anche in versione depotenziata, da 140 CV. Rimane, però, come retaggio delle origini americane il V6 Pentastar a benzina, rinnovato nella versione di 3.2 litri, che da questa parte dell’Oceano sarà presumibilmente scelto da un numero trascurabile di clienti, visti i costi del carburante. Di serie con tutti i motori (ad eccezione del meno potente) un altra novità del neonato gruppo Fiat Chrysler Automobiles: il cambio automatico a nove marce che, proprio grazie all’elevato numero di rapporti, dovrebbe assicurare cambiate più fluide e consumi contenuti.
Che cos’è: è la nuova fuoristrada media della Jeep, la prima costruita sulla piattaforma Compact U.S. Wide (CUS-wide), cioè un’evoluzione di quella utilizzata per l’Alfa Romeo Giulietta. Si posiziona fra la Compass e la Grand Cherokee
Che cosa cambia: tutto, a partire dalla linea, che sulla vecchia Cherokee era decisamente più squadrata. Nuove sono anche tutta la meccanica e la carrozzeria. Imponente la dotazione di sistemi elettronici di sicurezza (fra cui l’assistenza al parcheggio e il monitoraggio dell’angolo cieco) e quella per l’intrattenimento a bordo
Principali concorrenti: Nissan X-Trail, Subaru Forster, Kia Sorento, Hyundai Santa Fe
Varianti di carrozzeria: solo con cinque porte (e cinque posti)
Dimensioni: lunghezza 4,62 metri, larghezza 1,86 m, altezza 1,68 m
Motori a benzina: V6 Pentastar di 3.2 litri da 272 CV, Euro 6
Motori diesel: quattro cilindri 2.0 Multijet da 140 e 170 CV, con stop&start, omologati Euro 5+
Cambio: con il V6 benzina e il 2.0 Multijet da 170 CV è di serie un nuovo cambio automatico a nove rapporti. Il Mutijet da 140 CV è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti
Trazione: anteriore (solo con il 2.0 Multijet 140 CV) o integrale, anche con marce ridotte e bloccaggio dell’asse posteriore
Consumi ed emissioni: per ora, sono stati diffusi solo i dati di omologazione del 2.0 Multijet da 140 CV (5,3 litri/100 km e 139 g/km di CO2 con trazione anteriore, 5,6 l/100 km e 147 g/km con trazione integrale) e del V6 3.2 Pentastar (10,0 litri/100 km, 232 g/km di CO2)
Risultato crash test (EuroNCAP): cinque stelle, 2013 (protezione adulti 92%, bambini 79%, pedoni 67%, sistemi elettronici di sicurezza 74%)
Produzione: negli Stati Uniti, a Toledo (Ohio)
Prezzi: non sono stati comunicati. Il listino dell’attuale Cherokee va da 35 a 39 mila euro circa
In vendita: dalla primavera 2014