Al via la seconda edizione dell'iniziativa di Microsoft e Fondazione Cariplo, che l'anno scorso ha coinvolto 20mila ragazzi e fatto nascere 80 nuove imprese. "Un modo concreto per favorire l'occupazione giovanile"
Ventimila giovani coinvolti, 2.500 ragazzi formati, 400 idee di business presentate, 80 startup nate. Sono i numeri della prima edizione di Startup Revolutionary Road, un tour itinerante attraverso l’Italia alla ricerca di idee innovative che possano rimettere in moto il mercato del lavoro italiano. Che ora dà il via alla seconda edizione.
L’iniziativa, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, offre corsi di formazione, mentorship e workshop con lo scopo di favorire la trasformazione di un modello di business in un’impresa vera e propria. Tra le migliori startup nate grazie al progetto ci sono GAROO! e Action. La prima, nata dell’esperienza e dalla creatività di due imprenditori, Alessandro De Grandi e Rendall Narciso, si occupa dello sviluppo di un social e-commerce 3D dove gli utenti possano acquistare oggetti di design da utilizzare all’interno di un ambiente virtuale. Action, invece, fondata da Cristiano Troffei ed Enrico Cirone, entrambi under 30, opera nel campo della ricerca di nuovi modelli di controllo del computer che siano in grado di migliorare l’efficacia dell’interazione e renderla più facilmente accessibile specialmente per bambini ed utenti disabili.
Mentre le ultime statistiche Istat segnalano un drammatico e scoraggiante aumento delle disoccupazione giovanile, Fondazione Filarete, Microsoft e Fondazione Cariplo, con il contributo di ItaliaCamp, TechGarage, PoliHub e InnovactionLab, stanno lanciando proprio in questi giorni la seconda edizione del progetto con l’obiettivo di migliore gli ottimi obiettivi raggiunti nel 2013. La seconda edizione di Startup Revolutionary Road, in particolare, si propone di raggiungere 22 mila ragazzi, formarne 2.600 e creare 900 posti di lavoro. Grazie alla collaborazione di alcune Università, i promotori dell’iniziativa vogliono inoltre dedicare maggiore attenzione al sud, dove l’ecosistema delle startup è ancora nell’ombra, e cercare di coinvolgere più studentesse.
“Il successo del progetto costituisce un esempio di come il dialogo tra non profit e profit possa produttore risultati concreti riguardo l’occupazione giovanile e l’imprenditorialità ad alta intensità di ricerca e innovazione”, dice Mariella Enoc, Presidente di Fondazione Filarete. Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft, ha spiegato che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di dare la possibilità ai partecipanti di “approfondire le competenze informatiche e manageriali” utili per avviare una startup.