Un modello disegnato partendo dal foglio bianco per reinventare la famiglia "C": auto moderne, essenziali, facili da guidare ed economiche da mantenere. Progettate secondo scelte controtendenza, come quella di non proporre a listino motori troppo potenti
“Volevamo che quest’auto non avesse l’aria aggressiva“, dice Mark Lloyd, responsabile dello stile della C4 Cactus, alla presentazione stampa a Parigi. E già capisci che c’è qualcosa d’innovativo nella concezione della nuova media Citroën. Che peraltro è il manifesto di tutti i futuri modelli della linea C: per distinguerli da quelli sportivi (ed esteticamente aggressivi) della famiglia DS, così come per evitare di pestare i piedi alle cugine Peugeot, la Casa francese ha ripensato radicalmente la sua linea principale di auto, creando una vettura più leggera, più economica e più semplice da usare che affianchi inizialmente la C4 tradizionale, aprendo poi la strada alle prossime C1, C3 e C5. Interrogando i loro clienti, dicono, hanno scoperto che esiste una fascia di acquirenti che non sono interessati alle prestazioni, quanto piuttosto alla funzionalità e al confort a bordo; persone che tengono d’occhio consumi e costo di manutenzione, ma non vogliono lesinare su design e tecnologia. Sulla base di questo identikit, raccontano in Citroën, s’è costruita la nuova C4 Cactus. Sorprendentemente, il modello di serie che vedete nelle foto è praticamente identico a quella che, solo pochi mesi fa, era apparsa come una concept car molto innovativa durante il Salone di Francoforte.
Un altro risparmio è stato ottenuto eliminando i meccanismi dei finestrini posteriori, che si possono aprire solo a compasso: questo, a nostro avviso, è un punto debole, perché se si può soprassedere sulle plastiche rigide dei rivestimenti interni, meno facile è accettare di avere un’auto a cinque porte con i finestrini posteriori che non si possono abbassare. Ma tant’è: alla Citroën sostengono che è ora di ripensare il nostro modo di vivere l’auto e che la C4 Cactus, nel complesso, è un’auto che semplifica la vita, perché più amichevole, rilassante ed economica della media (-20% nelle spese di manutenzione, secondo la Casa). Nell’ottica di sollevarci dalle preoccupazioni, la Casa francese ha anche deciso di proporre nuove forme d’acquisto che s’ispirano ai contratti degli operatori telefonini: “tutto incluso” (acquisto, assicurazione, manutenzione) a fronte di una rata fissa mensile, oppure “a consumo”, in cui la tariffa mensile si stabilisce di volta in volta in base ai chilometri percorsi. Per ora i dettagli di questi contratti non sono stati specificati, ma quel che è certo fin d’ora è in tutti gli aspetti, dal design al sistema di vendita, la C4 Cactus porta un’ondata di novità come non se ne vedevano da tempo nel mondo dell’auto.
Che cos’è: è il manifesto di tutta la futura linea C della Citroën, vale a dire C1, C3, C5, per esempio. La famiglia C si distinguerà dalla sportiva DS e dalle Peugeot per essere più innovativa e più razionale. La C4 Cactus affiancherà inizialmente l’attuale C4, che rimane a listino
Che cosa cambia: rispetto alla C4 “tradizionale”, è un modello completamente nuovo, costruita sulla piattaforma PF1 della C3 e della Peugeot 208. Più radicale nel design, è anche molto più leggera, in media circa 200 kg in meno. Ha in gamma solo motori piccoli e non particolarmente potenti, perché la Casa ha deciso di sacrificare le prestazioni per privilegiare il contenimento dei consumi
La curiosità: il nome “Cactus”, già usato da alcune concept car, è stato scelto perché il cactus è una pianta che beve poco ed è resistente
Principali concorrenti: le berline di segmento C (Volkswagen Golf, Ford Focus, Peugeot 308…) da cui si distingue però per un’aspetto più da crossover
Varianti di carrozzeria: solo con cinque porte (e cinque posti)
Dimensioni: lunghezza 4,16 metri, larghezza 1,73 m, altezza 1,48 m, passo 2,6 m
Motori a benzina: tre cilindri 1.2 aspirato da 82 CV o turbo da 110 CV
Motori diesel: quattro cilindri da 92 e 100 CV
Cambio: manuale o automatico
Trazione: anteriore
Consumi ed emissioni: per ora è stato dichiarato il consumo della versione diesel meno potente, 3,4 litri/100 km (89 g/km di CO2)
Produzione: in Spagna, a Madrid
Prezzi: non sono ancora stati annunciati. Saranno proposte innovative formule di acquisto, ispirate al mondo degli operatori di telefonia mobile, fra cui quelle “all inclusive” e “a consumo”, cioè basate sui chilometri percorsi
In vendita: dalla fine dell’estate 2014