Il prossimo 11 febbraio la Corte Costituzionale, a seguito di un’ordinanza della Corte di Appello di Roma e della Cassazione, affronterà la questione della legittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi e deciderà se abolire o meno la norma che ha innalzato le pene previste per la detenzione e lo spaccio delle droghe leggere, parificandole a quelle altissime previste per la detenzione e lo spaccio di droghe pesanti. Domani a Roma inoltre si terrà la marcia contro la legge Fini-Giovanardi.
Maddalena Migani ha 36 anni. Da quando ne aveva 27 combatte contro la sclerosi multipla. Per lenire il dolore Maddalena ha provato vari farmaci, ma afferma che la più grande efficacia le sia stata data dall’assunzione per via orale di marijuana. La cannabis, è una pianta dalle proprietà mediche conosciute e riconosciute, può essere usata per lenire i sintomi di sclerosi o comunque le patologie che coinvolgono il sistema nervoso. “Inizialmente prendevo il cortisone, ma poi ho smesso di prenderlo perché aveva su di me degli effetti collaterali di cui mi vergognavo – racconta Maddalena – Quello che invece poi ho scoperto essere d’aiuto è l’assunzione per via orale, visto che non mi piace fumare, di un poco di marijuana. Un po’ alla volta un po’ di risultati arrivarono: la mia minzione migliorava e dopo un paio di settimane mi sentivo un essere normale. Prendendola la sera prima di dormire al mattino mi svegliavo meglio: la sclerosi multipla ti fa contrarre i muscoli in maniera pazza, l’utilizzo di marijuana invece me li faceva rilassare. Voglio acquistare legalmente questa sostanza, senza dovermi sentire una criminale – conclude Maddalena”.
In Italia è ora già ammesso l’uso in medicinali specifici, ma sono costosissimi e difficilmente reperibili. Nei giorni scorsi Maddalena ha lanciato un appello per chiedere la liberalizzazione della cannabis a fini terapeutici.
Fabrizio Cinquini invece è un chirurgo vascolare. Dopo aver contratto l’epatite C durante un servizio di emergenza a bordo di un’ambulanza ha iniziato a coltivare cannabis a fini terapeutici, autodenunciadosi immediatamente alle forze dell’ordine. E’ stato condannato a 6 anni perché ritenuto colpevole di coltivazione di cannabis. Ha lanciato una petizione per chiedere che la legge Fini-Giovanardi venga dichiarata illegittima. “L’abuso di droghe leggere produce indubbiamente effetti nocivi – racconta Fabrizio Cinquini – ma non in maggior misura di quelli determinati dall’abuso di alcol e tabacco.”
Nelle carceri italiane un detenuto su tre è in cella per detenzione di droga (IV Libro Bianco sugli effetti della legge antidroga del 2006) e nel 2012 secondo il Dipartimento delle politiche antidroga il 77 per cento delle segnalazioni fatte dai prefetti ai Sert competenti ha riguardato la cannabis.
Nel 2013 gli Stati di Washington e Colorado negli Usa hanno legalizzato attraverso un referendum popolare il consumo personale di marijuana e in Uruguay il presidente Pepe Mujica ha annunciato la creazione di un monopolio di Stato sulla produzione della marijuana per ridurre la criminalità.