Politica

M5S e stampa: siamo sicuri che la guerra ai barbari grillini porti consenso?

Cari anti-grillini, non vi nomino uno per uno, perché siete una nutrita schiera. O meglio, sembrate tali a guardare stampa e tv: politici, editorialisti, scrittori, conduttori, tutti uniti al grido di: “Daje a Grillo”. Capisco che lui e il M5S abbiano fatto parecchie sciocchezze, abbiano detto troppi no e spesso esagerino (anche in modo inaccettabile come per gli insulti sessisti, sia chiaro) sui social network e in Parlamento, ma proprio non mi capacito del vostro sdegno e delle parole pesantissime (dittatura, eversione, attentato alla democrazia, squadrismo fascista, fino ai “potenziali stupratori”) che usate nei loro confronti, peraltro mostrando ignoranza storica. Manco Berlusconi riesce più a generare una reazione simile!

Com’è che il nuovo demonio è Grillo? E lo è soprattutto per chi poteva e doveva – opinione personale – essere suo alleato, o almeno interlocutore: Pd e Sel (Inciso: il Vendola che parla dei commenti grillini alla Boldrini come di “stupro simbolico” è lo stesso che ha “simbolicamente stuprato” la fiducia degli italiani ridendo al telefono con il portavoce dei Riva, per le domande di un “provocatore” sui tumori dell’Ilva?). Ok, siete offesi perché vi ha detto sempre no e vi dà dei “morti”. Ma anche Berlusconi negli anni ve ne ha dette di tutti i colori, eppure lo trasformate da condannato decaduto in padre costituente. Siete risentiti per le proteste sulla “ghigliottina” che, ha detto la Boldrini da Fazio, non è mai stata applicata perché l’opposizione faceva un passo indietro un attimo prima? Arrabbiati perché ha informato gli italiani sul giochetto Imu-regalo alle banche (come il decreto sul femminicidio aveva dentro la proroga delle province)?

Effettivamente, questo getta un’ombra inquietante su come avete fatto opposizione e su come governate. Capisco siate turbati. Ma la reazione alla Roger Rabbit, con Grillo al posto di “Ammazza la vecchia”, non mi torna. Non mi torna che fior di giornalisti siano costretti a rovistare nei blog alla ricerca della gaffe quotidiana del grillino. Che si occupino paginate e ore di tv per fare le pulci allo sconosciuto di turno, con tutti i problemi gravi che abbiamo. Certo, si devono vendere copie, ma allora più che odiarlo dovreste ringraziarlo. Soprattutto, non mi torna che (stanti i gravi problemi di cui sopra) il premier Letta dal Qatar si preoccupi di esprimere solidarietà alla Bignardi per la “barbarie senza fine”. Gettando nel panico i giornalisti accreditati: Bignardi chi? Pensare che sintonie coi 5 Stelle si potrebbero trovare, che molte loro battaglie etiche, sui costi della politica, reddito minimo, ecologia, conflitto d’interessi, partecipazione dei cittadini… dovrebbero essere condivise, soprattutto a sinistra. Dovrebbero.

Dobbiamo pensare che non lo sono? Dobbiamo pensare con Grillo che questo è l’astio di un sistema politico e informativo che si autodifende e tenta di espellerlo come corpo estraneo? E come mai, con tutte le sciocchezze, gaffe, insulti, accuse di squadrismo, il M5S nei sondaggi è ancora al 25%? Il vostro è un segno di forza o di debolezza? Un cordiale saluto.

Il Fatto Quotidiano, 7 febbraio 2014