Irene Tinagli spiega come mai le scene viste alla Camera non siano avvenute anche al Senato. E afferma che il decreto Bankitalia non è un regalo alle banche e non sposta soldi veri. Ma Briatore non concorda
Economia & Lobby
Servizio Pubblico, Tinagli: “Il decreto Imu-Bankitalia non è un regalo alle banche”
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- 17:22 - Quirinale: Mattarella riceve vertici fondazione Meeting
Roma, 24 lug. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Presidente della Fondazione "Meeting per l'amicizia fra i popoli" Bernard Scholz, accompagnato dal Consigliere e Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini e dal Direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani. Si legge in una nota del Quirinale.
- 17:09 - Parigi 2024: Sinner si ritira dai Giochi a causa di una malattia
Parigi, 24 lug. (Adnkronos) - Dopo una settimana di prove a Monaco in preparazione dei Giochi, Jannik Sinner ha iniziato ad avvertire sintomi di malattia lunedì sera. Dopo aver consultato il suo team di medici il giorno successivo, gli è stato fortemente consigliato di ritirarsi dai Giochi Olimpici a causa della diagnosi di tonsillite. “Sono estremamente triste e deluso. Competere ai Giochi Olimpici era uno dei miei obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo davvero l’ora di tornare al Roland Garros e giocare per il mio Paese in questo prestigioso evento. Tuttavia, dopo aver visto i miei medici martedì e aver aspettato un giorno in più per darmi un po' più di tempo per vedere se le mie condizioni sarebbero migliorate, le cose purtroppo sono peggiorate", ha spiegato Sinner.
“Come ho detto, questo è sconvolgente per me e spero di poter disputare le Olimpiadi in futuro. Non vedo l'ora di gareggiare con i miei compagni di squadra e il resto della squadra italiana, ma per ora ci sarà da aspettare. Come consigliato dal mio team medico, ora mi prenderò un po’ di tempo per riposarmi e recuperare in piena salute. Desidero augurare il meglio a tutto il team Italia per questo importante evento e spero di tornare più forte nel futuro".
- 17:01 - IA, rapporto rivela: italiani ottimisti e fiduciosi, ma impreparati
Roma, 24 lug. - (Adnkronos) - L’Intelligenza Artificiale è ampiamente diffusa in diversi ambiti. Ma quali reazioni suscita negli italiani? Il 37% ha un'impressione positiva, un altro 37% mantiene una visione neutrale, mentre il 21% esprime paura e diffidenza. È quanto emerge dal Quarto Rapporto Ital Communications-Iisfa (Associazione Italiana Digital Forensics) sull’Intelligenza Artificiale in Italia, presentato al Senato. L’indagine, realizzata in collaborazione con l’Istituto Piepoli e Assocomunicatori, ha evidenziato da parte delle persone intervistate ottimismo, preoccupazione e necessità di regolamentazione. Il panorama informativo e le nuove normative giocano un ruolo cruciale, con un'attenzione particolare alla sicurezza e ai diritti individuali.
Il 35% degli italiani associa l’Intelligenza Artificiale all’area tecnologica, mentre il 26% considera l’IA il futuro e il 15% riconosce nel suo impiego vantaggi concreti come supporto alle attività umane. Tuttavia, il 14% esprime emozioni negative e l'8% riesce a concretizzare le proprie paure. Il 66% degli individui si dichiara molto o abbastanza ottimista sugli sviluppi futuri dell’Intelligenza Artificiale, mentre il 63% è fiducioso nei confronti dei sistemi di IA. Riguardo al proprio livello di conoscenza e competenza in tema di IA, un italiano su due dichiara di saperne qualcosa, solo il 6% di saperne molto. Uno su due ammette di saperne poco, il 6% di non saperne nulla. I giovani ne sanno decisamente più degli adulti (62% chi dichiara avere conoscenze in materia tra i 18-34enni, rispetto al 36% degli over 54). Per loro stessa ammissione, comunque, si tratta ancora di una conoscenza costruita in modo autodidatta.
Come si evince dal Rapporto, il 69% utilizza qualche tipo di tecnologia o applicativo che si basa sull’IA. La diffusione è quasi totale presso i giovani (83%), minore presso la maggioranza degli adulti (57% tra gli over 54enni). Nel dettaglio delle tipologie, si tratta soprattutto di assistenti virtuali (53%) e di app di IA Generativa, citate da circa il 30% delle persone. Il 31% degli individui ha poi dichiarato di non avere ancora utilizzato tecnologie basate sull’IA. Sono soprattutto gli over 54enni a essere oggi più distanti (il 43%).
L’Intelligenza Artificiale Generativa divide a metà la popolazione. Secondo il Rapporto Ital Communications-IISFA, il 51% degli individui riconosce questa tipologia di IA, con i giovani che dichiarano maggiore dimestichezza (63%). Una persona su due dichiara di avere fiducia nei confronti di questa tecnologia. I giovani, a fronte della maggiore conoscenza dell’argomento, si dichiarano più confidenti (69% tra i 18 e i 34 anni), gli adulti un po’ più prudenti (45% i fiduciosi). Le fake news sono al centro della comunicazione: l’86% sostiene di fare un controllo prima di prendere le notizie per buone, ma si aspetta (l’86%) che la propria iniziativa sia corroborata in modo strutturato da un Ente preposto e da iniziative formative (85%) all’uso dell’IA.
Il Parlamento europeo ha approvato la normativa AI Act, pubblicata il 12 luglio 2024. Non tutti gli italiani conoscono questo aspetto normativo, anche se quasi una persona su due dichiara di aver sentito la notizia. Il 78%, però, la considera un’iniziativa importante, se non assolutamente necessaria (29%), nell’auspicio di avere una garanzia in più nella protezione delle libertà individuali e dei diritti delle persone.
Come ricorda Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione Tecnologica e alla Transizione Digitale "il Governo ha promosso un disegno di legge sul tema dell'IA avviando un ampio dibattito in Senato. Colpisce il dato emerso dal Rapporto Ital Communications-IISFA, ovvero il timore degli over 50 relativo all'impatto dell'IA sull'occupazione. Non condivido, tuttavia, lo scenario distopico che viene spesso rappresentato. È evidente che cambieranno le competenze, pertanto dovremo operare in sinergia con tutti gli stakeholders nell'ottica di cambiare i profili di formazione. Questo Paese deve dotarsi di una politica industriale seria in materia di IA. Inoltre, attraverso lo sviluppo tecnologico potremo far progredire il mondo della scienza con ripercussioni importanti su settori determinanti come quello sanitario”.
Secondo il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Federico Freni "ci troviamo in un momento storico di passaggio in cui dobbiamo e possiamo fare delle scelte, non farlo ci condannerebbe a restare in uno stato di torpore. La mia preoccupazione rispetto all'IA è che quando ci risveglieremo non riusciremo a capire che questi processi non solo non sono irreversibili ma neanche distruttivi. Siamo di fronte a un fenomeno che sostituisce non tanto l'azione come avvenne durante la rivoluzione industriale, ma il pensiero, ossia la capacità di generare autonomamente. Sotto questo profilo occorre avere maggiore consapevolezza degli strumenti che abbiamo a disposizione per non rimanere degli osservatori, ma essere capaci di governare e dirigere i processi”.
Il Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi, ha affermato: “L'IA presenta implicazioni notevoli e straordinariamente importanti per la nostra vita associata, pensiamo al tema della salute e della difesa. In questo senso, come ACN, il nostro principale impegno sarà quello di studiare forme di IA attraverso le quali sapremo rispondere meglio alla minaccia che è rappresentata dall’uso di questo strumento come arma di offesa. Siamo appena agli albori di un processo che non sappiamo dove potrà arrivare. Il mio auspicio è che l'IA possa essere indirizzata verso obiettivi di pace e benessere”.
Secondo Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori e Founder di Ital Communications: “Dal Quarto Rapporto Ital Communications–IISFA sull’Intelligenza Artificiale in Italia emerge che gli italiani sono cautamente ottimisti e fiduciosi riguardo questa tecnologia, che purtroppo è strettamente collegata ai temi della disinformazione e delle fake news. Oggi è proprio l’Intelligenza Artificiale che rende più semplice la creazione e la diffusione su larga scala di contenuti falsi a un pubblico mirato. Purtuttavia, essa è in grado di offrire anche enormi opportunità in quanto consente di identificare e bloccare in modo efficace l’enorme mole di disinformazione pubblicata online con l’aiuto di algoritmi addestrati. Sullo sfondo, però, rimane la capacità di chi si informa nel saper attingere da una varietà di fonti informative servendosi del pensiero critico, vero e proprio antidoto contro ogni contenuto fuorviante”.
Gerardo Costabile, Presidente IISFA, ha dichiarato: “Gli italiani hanno trasmesso, in questo Rapporto, un equilibrio e una conoscenza dell’Intelligenza Artificiale oltre le aspettative. Ottimismo, fiducia e percezione dei rischi sono ben suddivisi nella popolazione, con un focus sul mondo del lavoro, sanità e servizi bancari. La maggioranza degli italiani ci chiede maggiore formazione e conoscenza, oltre che un impegno a ridurre alcuni rischi che sono chiaramente percepiti, quali ad esempio quelli sul mondo del lavoro e sulle fake news/deepfake sempre più sofisticati. Le persone si fidano molto di più dell’Europa e dell’Italia su questi argomenti, nonostante la consapevolezza sulla minore padronanza tecnologica. Coerentemente con l’auspicio di questa parte degli italiani, mi auguro che l’Europa e l’Italia incentivino sempre di più lo sviluppo di tecnologie locali, con logiche che mettano sempre al centro l’uomo e l’etica”.
L’Europarlamentare Brando Benifei ha osservato che: “Grazie alla regolamentazione del settore si possono ridurre i rischi per il mercato europeo. Attraverso standard condivisi andiamo a verificare come evitare invasioni nella privacy del cittadino. È, inoltre, cruciale il tema della trasparenza sulla riconoscibilità dei contenuti generati dall'IA per evitare manipolazione dei dati. In Europa siamo stati i primi e sicuramente non saremo gli ultimi ad aver introdotto una disciplina di tale materia. Oltre alle regole, tuttavia, sono necessari anche investimenti per favorire la competitività”.
Il Direttore Generale 3-i Spa, Stefano Acanfora ha affermato: “L’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione è ovunque e ne abbiamo bisogno per migliorare tutti i processi. Occorre chiedersi quale influenza ha l'IA nel rapporto tra PA e cittadino, pensiamo ad esempio all'impatto sulla sanità. La preoccupazione maggiore riguarda l'IA Generativa. Oggi permangono dei limiti infrastrutturali, per cui occorrono investimenti nell'innovazione per ottimizzare tali processi. La differenza la faremo se saremo in grado di comprendere dove saremo fra due anni, in questo senso, dobbiamo avere la capacità di non perdere tale spirito innovativo”.
Per il Presidente dell’Istituto Piepoli, Livio Gigliuto: “Si parla tanto di Intelligenza Artificiale. Gli italiani la conoscono e hanno un atteggiamento positivo e ottimistico, soprattutto se orientato al futuro, nonostante si rilevino anche degli aspetti negativi. Il vero tema è che c’è scarsissima informazione e la maggior parte delle persone si informa da sola attraverso il web. Dal Rapporto Ital Communications-IISFA emerge dunque che la popolazione ha un atteggiamento verso l’IA ottimistico, ma prudente”.
Il Consigliere del Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Alfonso Gallo Carrabba, ha rilevato: “Il binomio IA e cybersicurezza è importante e necessario. L’IA impatta già nelle nostre vite e all'interno della società, per cui siamo abituati a gestirla in una dimensione cibernetica. In questo senso, è fondamentale darci regole condivise, che ci aiutino a superare uno dei principali punti che emerge dal Rapporto, ovvero il problema della controllabilità. Dobbiamo, inoltre, fare uno sforzo per favorire la formazione con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza nei cittadini”.
Per il Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) Alessio Crisantemi: "L'IA può essere un grande alleato ma presenta anche numerosi rischi. Da un lato siamo in grado di intervenire per individuare il fenomeno delle fake news, dall'altro è più alta la possibilità di una loro diffusione. Il ruolo della politica e la consapevolezza del legislatore è fondamentale. Servono punti fermi e tempestività per prevenire conseguenze negative. L'editoria è un settore da tutelare e salvaguardare attraverso interventi seri e una grande responsabilità". All’evento ha preso parte anche Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital SGR.
- 16:56 - Camera: Silvestri (M5S), 'contrasteremo in ogni modo avidità maggioranza'
Roma, 24 lug. (Adnkronos) - "Grazie a nostri ordini del giorno al bilancio interno, dell’anno scorso e di quest’anno, siamo riusciti ad arginare l’avidità di questa maggioranza, che non trova il tempo di parlare della guerra in Ucraina, del massacro in Palestina o dei problemi economici dei cittadini, ma lo trova invece quando si tratta di elargire prebende a una classe politica già privilegiata. Cos’altro è questa se non avidità e offese ai cittadini che si spaccano la schiena per molto meno di chi è In Parlamento? Dall’inizio della legislatura stiamo assistendo ad un continuo ritorno di una politica che pensavamo si fosse fatta un esame di coscienza. Abbiamo conflitti di interessi ovunque, persino ministri che fermano i treni a proprio piacimento. Per quel che ci riguarda, anche se soli, continueremo a contrastare con ogni sforzo questo modo di gestire la cosa pubblica”. Lo afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
- 16:54 - **Camera: sì a taglio vitalizi per ex deputati, risparmio di oltre 15 mln**
Roma, 24 lug. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati ha firmato oggi la sentenza di primo grado con cui si confermano i tagli ai vitalizi per gli ex deputati, con un ricalcolo degli assegni percepiti sulla base del metodo contributivo. La misura consentirà un risparmio stimato di oltre 15 milioni di euro riferito all'anno 2024. Si legge in una nota.
Nel complesso il pronunciamento riguarda circa 800 ex deputati. I vitalizi restano quindi agganciati al sistema contributivo introdotto dal Regolamento di previdenza del 2012, analogamente a quanto previsto da tempo per tutti i pensionati. L’unica deroga al sistema contributivo pro quota è nella previsione che, se in base al sistema contributivo dovesse risultare, per i parlamentari con più legislature, una pensione di importo superiore a quello previsto dal precedente sistema retributivo, la pensione dell’interessato resterebbe limitata all’importo minore.
La sentenza firmata oggi, inoltre, nel confermare i tagli ai vitalizi conferma anche le cosiddette ‘mitigazioni’ ossia alcuni ripristini già deliberati dall’ufficio di presidenza della precedente legislatura (presidenza Roberto Fico) per rispondere a esigenze individuali. Il Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati è composto da Laura Cavandoli, presidente e relatore, Gianluca Vinci e Debora Serracchiani e si è insediato nel settembre scorso. La causa che arriva oggi a sentenza di primo grado è iniziata nel 2019, con il ricorso, promosso da alcuni ex parlamentari contro la delibera del 12 luglio 2018, relativa proprio al taglio ai vitalizi.
- 16:49 - Mo: Gantz, 'ritardo accordo ostaggi dovuto a interessi politici di Netanyhau'
Tel Aviv, 24 lug. (Adnkronos) - Negli ultimi due mesi, un quarto degli ostaggi è morto. Il ritardo dell'accordo sugli ostaggi è dovuto esplicitamente agli interessi politici del primo ministro. Lo ha detto in una dichiarazione rilasciata alla Knesset ai media israeliani, il parlamentare Benny Gantz, invitando Benjamin Netanyahu a smettere di ritardare l'accordo sugli ostaggi.
Gantz, ex membro del gabinetto di guerra, ha esortato Netanyahu a "mettere in pratica ciò che dice la sua bocca" per quanto riguarda l'accordo sugli ostaggi, promettendo pieno sostegno politico all'accordo già approvato.
- 16:45 - Aids, risultati positivi per terapia di mantenimento con regime di 2 farmaci
Roma, 24 lug. (Adnkronos Salute) - Sono positivi i dati diffusi oggi da ViiV Healthcare - azienda globale specializzata nell'Hiv a maggioranza GlaxoSmithKline plc (Gsk), in partecipazione con Pfizer e Shionogi - e relativi a 48 settimane dello studio Paso Doble (Gesida studio 11720), il più ampio trial clinico randomizzato, testa a testa, di fase IV, che ha valutato il regime a 2 farmaci dolutegravir/lamivudina (Dtg/3Tc) rispetto al regime a 3 farmaci bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide fumarato (Bic/Ftc/Taf) per il trattamento dell'Hiv-1 in persone virologicamente soppresse che potrebbero trarre beneficio dall'ottimizzazione terapeutica. I risultati - si legge in una nota - hanno mostrato che lo switch a Dtg/3Tc, in adulti con Hiv virologicamente soppressi, ha dimostrato efficacia non inferiore nel mantenimento della soppressione virologica rispetto allo switch a Bic/Ftc/Taf. Questi dati saranno presentati alla 25esima Conferenza internazionale sull'Aids (Aids 2024), che si tiene a Monaco di Baviera, in Germania (22-26 luglio).
"I risultati di Paso Doble - afferma Harmony P. Garges, Chief Medical Officer di ViiV Healthcare - mostrano che Dtg/3Tc ha dimostrato un'efficacia non inferiore rispetto a Bic/Ftc/Taf e che l'aumento di peso medio per i partecipanti allo studio che hanno assunto Dtg/3Tc è stato significativamente inferiore rispetto a quelli che hanno assunto Bic/Ftc/Taf nel corso dell'anno. Questo è un risultato significativo, poiché l'aumento di peso correlato al trattamento è un importante argomento per molte persone che vivono con l'Hiv. In ViiV Healthcare ci impegniamo ad offrire alle persone che vivono con l'Hiv trattamenti innovativi contro l'Hiv che non solo siano sicuri ed efficaci, ma che rispondano anche alle loro esigenze specifiche oltre la soppressione virologica".
Nello studio clinico Paso Doble, 553 persone con Hiv virologicamente soppresse hanno cambiato il trattamento passando o a Dtg/3Tc (277) o a Bic/Ftc/Taf (276). La popolazione dello studio includeva individui che assumevano una terapia che poteva essere ottimizzata, come regimi a compresse multiple, regimi contenenti potenziatori farmacocinetici o farmaci associati a tossicità cumulativa, come efavirenz o tenofovir disoproxil fumarato. Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario quando Dtg/3Tc ha dimostrato un'efficacia non inferiore rispetto a Bic/Ftc/Taf in base alla percentuale di partecipanti con Rna virale maggiore o uguale a 50 copie/millilitro a 48 settimane secondo l'analisi snapshot Fda e un margine di non inferiorità del 4% nella popolazione intention-to-treat exposed. A 48 settimane, Dtg/3Tc era non inferiore a Bic/Ftc/Taf (differenza di rischio tra Dtg/3Tc [2,2%] meno Bic/Ftc/Taf [0,7%] dell'1,4%, Ic 95% da -0,5 a 3,4). Un partecipante nel braccio Bic/Ftc/Taf e zero nel braccio Dtg/3Tc hanno avuto un fallimento virologico confermato, definito dal protocollo, fino alla settimana 48 (Hiv-1 Rna ≥50 c/mL seguito da una seconda valutazione consecutiva di Hiv-1 Rna ≥200 c/mL).
In un endpoint secondario chiave - prosegue la nota - lo studio ha rilevato che il peso è aumentato significativamente di più nei partecipanti che sono passati a Bic/Ftc/Taf (variazione media aggiustata 1,81 kg, Ic 95% 1,28-2,34) rispetto a quelli che sono passati a Dtg/3Tc (variazione media aggiustata 0,89 kg, Ic 95% 0,37-1,41) [differenza 0,92 kg, Ic 95% 0,17-1,66] fino alla settimana 48. Allo stesso modo, la percentuale di partecipanti con aumento di peso superiore al 5% alla settimana 48 era significativamente più alta, al 29,9%, per Bic/Ftc/Taf, rispetto al 20% per Dtg/3Tc (Or aggiustato 1,81, Ic 95% 1,19-2,76). La variazione di peso con Dtg/3Tc non differiva tra uomini e donne o in base al precedente regime dei partecipanti, mentre la percentuale di partecipanti allo studio che hanno riscontrato un aumento di peso superiore al 5% con Bic/Ftc/Taf era superiore di circa il 45% rispetto a quelli che assumevano Dtg/3Tc quando il regime precendente conteneva abacavir (30,6% Bic/Ftc/Taf vs 21,1% Dtg/3Tc) e circa 2 volte superiore quando il regime precedente conteneva Tdf (40,7% Bic/Ftc/Taf vs 19,5% Dtg/3Tc).
La sicurezza è stata paragonabile fino alla settimana 48 e coerente con i profili di sicurezza noti. Ci sono state poche interruzioni dovute a eventi avversi in entrambi i bracci dello studio (Dtg/3Tc=1, 0,4%; Bic/Ftc/Taf=2, 0,7%), senza differenze tra i bracci.
"I regimi di trattamento dell'Hiv comunemente prescritti oggi - osserva Esteban Martínez, Chief Executive Investigator dello studio Paso Doble e Senior Consultant in Malattie infettive all'Hospital Clínic di Barcelona - sono tutti altamente efficaci, il che rende fondamentale studiare l'impatto di queste terapie oltre la semplice soppressione virologica. I risultati di Paso Doble mostrano che Dtg/3Tc, un regime a 2 farmaci, non solo ha dimostrato la stessa efficacia di un regime a 3 farmaci, ma ha anche mostrato un aumento di peso inferiore rispetto a Bic/Ftc/Taf nelle 48 settimane".
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